Oggi 8 agosto, tutto il mondo celebra l'International Cat Day, la Giornata Internazionale del Gatto, il felino più amato al mondo. Istituita a partire nel 2002 dall'International Fund for Animal Welfare, un'organizzazione internazionale che si occupa di conservazione e benessere animale, dal 2020 è però promossa e gestita da International Cat Care.
Amati e venerati come divinità fin dai tempi antichi, i gatti domestici sono gli animali da compagnia più diffusi in Europa e con ben 66 milioni di esemplari superato anche il miglior amico dell'uomo, il cane, al secondo posto con quasi 61 milioni di individui.
I gatti sono simbolo indiscusso di vita selvaggia e indipendenza, alimentano miti e leggende e hanno ispirato artisti, poeti e scrittori di tutti i tempi. Ma per celebrare questa giornata, noi di Kodami quest'anno abbiamo deciso di raccontare il micio domestico insieme a voi, cari lettori, portando le vostre storie di adozione e di vita felina sul nostro magazine direttamente attraverso la vostra voce. Ecco quindi una selezione delle tante storie feline che ci sono arrivate in redazione.
«Micia l'abbiamo trovata un giorno d'agosto di sei anni fa. L'hanno abbandonata nel nostro giardino. Piccola forse neanche due mesi e con una zampina un pochino deformata. Con noi c'era già Milo, il nostro gatto da 18 anni. Hanno fatto amicizia e Micia ha imparato tanto dagli ultimi mesi di vita di Milo». Questa è la storia inviataci dall'utente Fiamma, che purtroppo come spesso accade parte da un abbandono estivo, purtroppo ancora una piaga lontana dall'essere debellata.
La nostra lettrice Tiziana, invece, ci racconta la storia del piccolo Negan e della sua famiglia, che però già possedeva un gatto. «A circa tre mesi di vita, viene adottato da mia figlia Nicoletta con suo marito. La micia però non accettò Negan, provarono a far sì che riuscisse ad amarlo ma fu tutto inutile. Dopo circa 7-8 mesi la situazione era delicata per cui mi chiesero di accogliere Negan in casa nostra. Fummo felici e ci innamorammo di lui da subito».
Non è, infatti, sempre semplice l'introduzione di un secondo gatto all'interno di un nucleo familiare in cui è già presente un altro animale, così come di un cane, del resto. Anche questo fa parte di un percorso fatto di individualità e consapevolezza che, tuttavia, può essere affrontato assieme a educatori professionisti ed esperti nella relazione uomo-gatto e uomo-cane.
Un'altra bella storia a lieto fine è quella dell'incontro tra Teresa e Maya, con lo zampino di un aiutante a sorpresa: «Era il 2007 ed ero stata appena trasferita a Pescara, dove avevo mio marito e dove avevo appena comprato casa. Dopo la palestra, anziché come di consueto andare a casa, su invito di mio marito mi reco in una zona centrale per bere un drink con lui e un nostro amico. Appena parcheggiata la macchina, sento dei miagolii fortissimi, degli acuti assurdi. Mi giro in direzione dei miagolii e vedo dei ragazzi in bici, fermi ad una fontanella con un micro micio in mano. Ovviamente corro da loro, preoccupata che stessero facendogli del male. Invece cercavano di pulire il musetto e gli occhi di quel microbo bianco e grigio, che non smetteva di urlare. Mi sono innamorata perdutamente a prima vista. Mi sono fatta dare la creatura, con la promessa che l'avrei tenuta con me (non tutti i ragazzini sono senza cuore) e mi sono recata immediatamente dal veterinario, telefonando a mio marito dicendogli che il nostro appartamento si spostava all'ambulatorio».
Ed è qui che, grazie a un alleato inaspettato, la storia prende una svolta: «Il veterinario mi disse che il micio era troppo piccolo per essere vaccinato, e che andava allattato. Ci venne in aiuto Luna, una dolce Beagle che aveva appena partorito e che era della assistente veterinaria. Allattò Maya (la chiamai cosi) per 10 giorni, poi io la volli con me, non resistevo senza averla con me un giorno in più. E la allattati io, fino allo svezzamento. Adesso ha quasi 15 anni e spero che resti con me il più a lungo possibile. Adesso viviamo a Reggio Calabria, vicino al mare, ma lei non esce, è una gatta da casa, letto e poltrone. Amata e protetta come tutti gli animali dovrebbero essere».
L'ultima storia che vogliamo raccontarvi è invece quella di Francesca e Fulvio, detto anche Furbetto: «Mia madre è sempre stata amante dei gatti, ma anche convinta sostenitrice che negli appartamenti gli animali vivino costretti, abituata in adolescenza a vivere in campagna circondata da animali liberi. Ma dopo che i miei genitori sono andati in pensione e io che sono andata a vivere da sola, la solitudine cominciava a sentirsi. Così mi sono fatta convincere. Ho conosciuto questa signora splendida in Casentino, che raccoglie un sacco di gatti abbandonati e/o appena nati, e trova loro una casa. Cercavo un gatto rosso, che mia madre adora, e lei ne aveva tre: uno di un anno a pelo lungo e due di pochi mesi. Il primo non aveva una richiesta dopo mesi che stava da lei, gli altri due almeno 4, da verificare. Sono andata a vederli e mi sono innamorata di questo gattone, un po' spaventato, a pelo lungo, appena sverminato. Era stato trovato in un casolare in mezzo ad una campagna, nascosto in una caldaia, da dove non voleva uscire per nessuna ragione. Appena portato a casa, mia mamma ha storto il naso, si è arrabbiata, ma nel giro di due giorni è diventato l'amore della famiglia e soprattutto una compagnia preziosa. Era il dicembre 2019, sta con noi da quasi tre anni ed è coccolone, intelligente, curioso, viziato e soprattutto un gran furbetto. Sa benissimo cosa non deve fare e non le fa quando ci siamo… Basta che ci giriamo un attimo e taaac. Ma vabe', lo perdoniamo sempre. Tutte le volte che torno a casa per qualche giorno mi sta appiccicato, mi lecca sulla fronte e mi viene a cercare. Adottare Fulvio è stata una delle scelte per cui sono più grata nella vita».
Queste sono solo alcune delle relazioni straordinariamente normali tra noi umani e i nostri gatti. Ed è forse questa la parte più bella del condividere la vita con un altro modo senziente di essere animali. Sempre più persone vogliono farlo capendo come affrontare al meglio questa relazione, per rendere sempre più ricca e appagante la vita del piccolo felino di casa.
Per quanto sia quindi lunga la storia della relazione uomo-gatto c'è ancora molta strada da fare insieme e, nonostante il tempo trascorso sia tanto, c'è ancora un mondo da scoprire su di noi, su di loro e su come stare insieme. D'altronde la meraviglia della relazione uomo-animali, come cerchiamo di spiegare sempre qui su Kodami, è sempre un punto di inizio e mai uno d'arrivo.
Continuate quindi a scriverci, a raccontarci le vostre storia e a partecipare alla nostra campagna estiva #VacanzaBestiale2022. Il contrasto alla piaga degli abbandoni passa anche attraverso le vostre testimonianze di adozioni consapevoli e attraverso le storie che raccontano quanto può essere "bestiale" una vacanza col proprio animale domestico.