Stava facendo una delle sue immersioni quando un curioso abitante del mare le si è avvicinato: «Oaki è un polpo speciale. La prima volta che ho interagito con lui, si è mostrato estremamente curioso, così ho pensato di prendere la mia videocamera e posizionarla vicino alla sua tana. Lui si è subito allungato e l'ha afferrata stritolandola» – racconta Cara Fucci, una ex ballerina in pensione che con suo marito Eddie ha deciso di girare il mondo in barca a vela.
Fin da subito Oaki – così Cara ha voluto chiamare il polpo – si è mostrato socievole e curioso, probabilmente attratto dalla sua videocamera. Oaki, infatti, continuava a sbucare dal suo nascondiglio per interagire con lei, ma Cara non immaginava che esplorando di nuovo lo stesso tratto di barriera corallina quell’incontro si sarebbe ripetuto il giorno successivo e quello dopo ancora: «Ogni volta che mi vede arrivare inizia a cambiare leggermente colore. Qualcuno potrebbe pensare che in realtà sono solo mie fantasie, ma ho passato insieme a lui così tanto tempo da imparare a riconoscere qualsiasi suo cambiamento. E mi piace pensare che quello, in realtà, sia solo il suo modo di salutarmi e farmi sapere che è felice di vedermi».
Così, settimana dopo settimana, Oaki ha continuato a passare del tempo con lei, aprendole una finestra inedita suo mondo: «Alcune volte mi spinge via, ad esempio quando esce dal sifone so che vuole essere lasciato in pace. Credo sia normale che ci siano dei giorni in cui non vuole interagire e lo rispetto. Altre volte, invece, rimango in acqua e aspetto che lui sia semplicemente pronto ad avvicinarsi».
È convinzione comune pensare che gli invertebrati non siano capaci di ricordare, in realtà però i polpi sono animali particolarmente intelligenti. Tra gli aspetti più studiati di questi molluschi, infatti, vi è l'apprendimento: sembra che i polpi riescano a ricordare la posizione degli oggetti e rielaborare i percorsi fatti in precedenza e il comportamento di Oaki sembrerebbe confermarlo: «Una volta, ad esempio, sono scesa in profondità con un amico. Era un giorno come un altro e Oaki esplorando come al suo solito, ma all’improvviso è cambiato qualcosa. È scivolato in profondità e si è subito nascosto nel suo piccolo nascondiglio. Aveva evidentemente visto il mio amico e questo l'ha spaventato. Questo dimostra come in realtà lui col tempo abbia imparato a riconoscermi e non avere paura di me».
Durante una delle ultime immersioni però Cara non ha visto arrivare Oaki e temendo gli fosse successo qualcosa è risalita in superficie, dove ha scoperto che un uomo lo aveva catturato e ridotto in fin di vita. Dopo diversi disperati tentativi Cara è però riuscita a convincere l'uomo a liberarlo. Da quel momento in poi Oaki non si è più avvicinato a Cara, ma lei ogni giorno continua a passare dalla sua tana per controllare che stia bene: «Mi rattrista l’idea di non poterlo più vedere durante le mie immersioni, ma spero sappia che in qualche modo che gli ho salvato la vita. Mi ha cambiato il modo di vedere il mondo animale e per questo conserverò per sempre il suo ricordo».