Un nuovo caso di influenza aviaria in Italia è stato registrato a Foligno, in provincia di Perugia, dove un germano reale è stato recuperato dai Carabinieri Forestali per essere sottoposto alle analisi di patogenicità dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche.
L'influenza aviaria rientra tra le zoonosi, le malattie più temute per la loro capacità di trasmettersi dall'animale all'essere umano. Per questo la nuova stagione epidemica dell'aviaria, iniziata nell'ottobre 2021 in Europa orientale e oggi arrivata nel Centro Italia, ha mobilitato le principali istituzioni europee come l'Organizzazione mondiale della sanità animali (Oie) e la European Food Safety Autority.
«La situazione epidemiologica è migliorata nella maggior parte degli Stati membri dell'UE – hanno spiegato dagli uffici dell'Unione Europea – Tuttavia, diversi Stati membri dell'UE hanno continuato a confermare la presenza di focolai nei volatili selvatici durante i mesi estivi».
A fare da serbatoio sono gli uccelli selvatici migratori, come il germano reale trovato a Foligno. Pur essendo migratori, alcune popolazioni di germani reali sono presenti in maniera stabile in Italia dove raggiungono l'uomo durante le attività venatorie, oppure indirettamente attraverso il contatto con altro volatili domestici.
Come ha segnalato a Kodami il responsabile delle strutture nazionali ed europee per l’influenza aviaria dell'Izs delle Venezie, Calogero Terregino: «L'elevato numero di animali allevati negli allevamenti intensivi non è alla base dei nuovi focolai di questo periodo. A testimonianza di ciò basta vedere l'ultimo report sui casi di influenza aviaria dell'EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare), in cui emerge che moltissimi degli allevamenti colpiti in Europa negli ultimi mesi sono di tipo rurale o free-range».
La direzione regionale Salute e Welfare della Regione Umbria, nel frattempo, ha fatto sapere di aver attivato tutte le misure previste dalla normativa per il contenimento della malattia, tra le quali il monitoraggio sul territorio al fine di rilevare precocemente eventuali nuovi casi sospetti.