Avrà inizio il 17 marzo a Milano un nuovo ciclo di corsi per ottenere il "patentino" obbligatorio dedicato a tutti i pet mate responsabili di cani che sono stati segnalati all’ATS per aver provocato danni o lesioni a persone o ad altri animali. Insieme a questi umani, però, a differenza di quello che succede nel resto d'Italia, saranno obbligati a fare il corso anche i pet mate di alcune specifiche razze che l'Amministrazione con un'ordinanza ha inserito in una lista denominata "cani speciali", ovvero potenzialmente capaci di assumere comportamenti aggressivi.
La precisazione è d'obbligo perché la normativa nazionale non prevede nessun elenco di razze canine considerate pericolose per loro natura o per legge e, di conseguenza, non contempla percorsi formativi obbligatori collegati direttamente a pet mate di particolari razze. La normativa statale attualmente in vigore stabilisce, soltanto, che a seguito di episodi di morsicatura o aggressione i servizi veterinari attivino un percorso mirato all’accertamento delle condizioni psicofisiche dell’animale e della corretta gestione da parte del pet mate.
Ciò significa che, nel caso in cui un cane venga ritenuto per il suo comportamento concreto a rischio elevato per l’incolumità pubblica, per il suo umano scatta l’obbligo di conseguire un patentino che attesti la frequentazione di un percorso di formazione specifica.
Il caso Milano, è particolare però: l’Amministrazione, nel Regolamento per il benessere e la tutela degli animali, ha inserito l'obbligo del patentino anche per i pet mate o i conduttori di alcune specifiche razze o loro incroci decisi dal Comune e inseriti nella lista “cani speciali”.
Il corso è composto da videoregistrazioni, in modo da facilitare i pet mate che potranno decidere quando seguirle perché disponibili online per tutta la durata del corso. Al termine è previsto un test finale di verifica dell’apprendimento. I moduli formativi e il test finale dovranno essere conclusi entro la data di scadenza che è l’8 aprile e poi avverrà il rilascio del patentino. Le lezioni sono frequentabili anche a titolo volontario per le persone che, avendo già un cane in casa o che intendano farlo o prenderlo in affido, desiderino conoscerlo meglio e sviluppare con lui una relazione sana e positiva.
Per una serena convivenza tra cani e persone in città, nei luoghi pubblici, lungo le strade o nei parchi servono educazione e formazione sia per comprendere i comportamenti del proprio amico che per essere informati delle proprie responsabilità civili e penali. Molto spesso questo, però, non succede.
Il Comune lombardo ha proprio questo obiettivo, ma per farlo ha ritirato fuori una lista simile alla cosiddetta “lista nera delle razze canine pericolose” abolita nel 2009 dopo la sollevazione degli etologi che avevano osservato come l'aggressività di un cane non dipenda dall’appartenere o meno a una specifica razza, ma dall’ambiente in cui vive e dall'educazione che riceve. Valutazioni che, fortunatamente, avevano portato alla sua rapida cancellazione.
In Italia, ma così non è in altre parti del mondo e nemmeno a Milano evidentemente, siamo stati in grado di superare la stigmatizzazione di certi cani che ancora condiziona l’immaginario collettivo. Tuttavia, non possiamo negare la realtà che ci racconta che episodi di comportamenti aggressivi da parte dei cani esistono, ma per prevenirli, però, come è ormai dimostrato, va capita meglio non la "potenziale pericolosità" del cane, ma la potenziale pericolosità dell’ambiente di vita del cane e le caratteristiche del pet mate e della sua relazione con l'animale. Questi sono gli elementi fondamentali per spiegare determinati eventi, ma molto spesso non sono percepiti dalla famiglia umana come così importanti.