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13 Dicembre 2023
9:51

Nuove talpe appena scoperte in Turchia: erano sconosciute alla scienza

Due nuove talpe sono sbucate improvvisamente dai suoli della Turchia orientale, permettendo agli zoologi locali di comprendere meglio la biodiversità della regione e di descrivere una nuova specie e una nuova sottospecie.

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Un gruppo di zoologi statunitensi e turchi ha appena scoperto una nuova specie di talpa rimasta nascosta per secoli all'interno della penisola anatolica, nella provincia montuosa di Hakkari. Simile nell'aspetto e imparentata con la più comune talpa europea (Talpa europaea), la descrizione di questa nuova specie è stata pubblicata dagli ricercatori dell'Università Ondokuz Mayıs, dell'Università dell'Indiana e di Plymouth, sulla rivista Zoological Journal of the Linnean Society, dove sono state descritte o confermate anche diverse altre specie e sottospecie di talpe.

A differenza di quanto però si possa pensare, le talpe di Hakkari era già note dai biologi locali da diverso tempo. Tuttavia, gli esperti avevano da sempre scambiato la specie lì presente, ora diventata endemica e tra le più rare della Turchia, con altre forme di talpe simili presenti in Anatolia, commettendo involontariamente un errore a cui oggi hanno rimediato gli autori di questo nuovo studio attraversa una revisione tassonomica di tutti i taxa conosciuti e non.

È trascorso molto tempo per riconoscere questa nuova specie, spiegano i ricercatori, perché questa talpa – a cui gli scienziati hanno dato il nome di Talpa hakkariensis – è una cosiddetta specie criptica, ovvero diversa geneticamente dalle altre ma praticamente indistinguibile morfologicamente ed esteticamente dalle altre specie simili. Talpa hakkariensis somiglia in particolare a Talpa davidiana, che a sua volta conserva la maggior parte delle caratteristiche fisiche della comune talpa europea. Essendo quindi T. hakkariensis molto simile a due delle specie più comuni della Turchia, è stato quindi molto difficile per gli zoologi locali accorgersi delle piccole differenze che permetto di considerarla una specie a sé stante.

La nuova talpa, comunque, presenta una coda di lunghezza media e un corpo relativamente grande rispetto alle altre specie. Ha infatti una massa corporea di 74 g, una lunghezza complessiva  di 16 cm e una lunghezza della coda di 3,1 cm. Rispetto ad altre talpe che vivono in Eurasia è inoltre molto più massiccia, tanto che gli ingressi dei suoi tunnel sotterranei sono evidentemente più grandi.

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Ed è forse anche per questo, suggeriscono gli zoologi, se prediligono scavare in terreni molto più umidi e morbidi. «Le talpe che abbiamo osservato per questo studio sono state infatti osservate in terreni che erano posizionati vicini a ruscelli di montagna a Cemşililan yaylası, nella steppa montana dell’Anatolia orientale soggetta a pascolo nomade – hanno chiarito gli autori della scopert. – La maggior parte delle precipitazioni in questa regione cade sotto forma di nevicate invernali ed è dunque normale che durante la primavera l'intera zona sia impregnata delle acque disciolte del ghiacciaio».

Oltre però a descrivere questa nuova specie di talpa, il team ha compiuto anche un'altra scoperta. Rimanendo sempre in Anatolia orientale, infatti, i biologi hanno descritto anche una nuova sottospecie di Talpa davidiana, ovvero Talpa davidiana tatvanensis, che è stata identificata tramite lo studio e al confronto del suo DNA. Questa sottospecie, tra l'altro, è ancora più rara della nuova specie endemica appena descritta, visto che abita esclusivamente le zone di Tatvan, in provincia di Bitlis, vicino a Van Gölü.

«Il nostro lavoro migliora sostanzialmente la nostra comprensione delle talpe eurasiatiche e aumenta il numero di taxa esistenti riconosciuti nel genere Talpa – hanno concluso gli scienziati – Dal 2005, il numero di taxa riconosciuti è raddoppiato e non abbiamo dubbi che altre indagini genetiche riveleranno un’ulteriore diversità di questo genere, in particolare nell’Asia occidentale. Qui infatti una combinazione di eterogeneità climatica e topografica sembra aver portato ad un'ampia diversificazione di questi animali», che per quanto spesso vengono ignorati da parte della popolazione, contribuiscono notevolmente a mantenere sano il suolo e a tenere alto il tasso di biodiversità della regione.

Sono laureato in Scienze Naturali e in Biologia e Biodiversità Ambientale, con due tesi su argomenti ornitologici. Sono un grande appassionato di escursionismo e di scienze e per questo ho deciso di frequentare un master in comunicazione scientifica. La scrittura è la mia più grande passione.
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