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1 Giugno 2021
17:26

Nuove scoperte sul pesce pietra, tra gli animali più velenosi del mondo marino

Uno studio recente pubblicato sulla rivista Toxicology Letters rivela nuovi segreti sulle funzioni del veleno del pesce pietra, il pesce più velenoso al mondo. I ricercatori suggeriscono che i campioni su cui è basato l'antidoto non sono "veritieri" riguardo effetti del veleno nell'uomo, facendo emergere la necessità di sviluppare una nuova "pozione antiveleno"

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Il pesce pietra (Synanceia verrucosa) è conosciuto per essere la specie di pesce più velenosa al mondo e gli effetti delle tossine, in dosi elevate, possono essere addirittura fatali per l'uomo. I sintomi includono generalmente la paralisi dei muscoli, shock e anche la morte dei tessuti. In caso di puntura l'antidoto è l'unico trattamento che, se il veleno è stato iniettato in grosse quantità, può letteralmente salvare la vita. Un nuovo studio condotto dall'Università del Queensland e pubblicato su Toxicology Letters la pensa però diversamente e rivela che l'attuale "pozione anti-veleno" non neutralizza completamente gli effetti paralitici causati dall'avvelenamento.

I ricercatori hanno studiato i campioni di veleno liofilizzati, ossia sottoposti ad un processo di essiccazione e disidratazione, prelevati dal pesce su cui si è basata la formulazione dell'antidoto. Hanno scoperto però che questo particolare procedimento riduce alcune attività funzionali del veleno, come quella paralizzante, e potrebbe quindi non essere efficace nel curare i sintomi. Sono necessari però ulteriori studi per verificare se è davvero inevitabile sviluppare un nuovo antidoto basato su campioni di veleno "integri". L'effetto paralizzante infatti spesso non è la causa principale di morte e quindi, suggeriscono i ricercatori, l'attuale "pozione" potrebbe non dover essere sostituita. Lo studio inoltre mette in evidenza anche un altro importante aspetto: il veleno blocca i recettori dei nervi responsabili del ritmo cardiaco, portando potenzialmente all'arresto del cuore.

Il pesce pietra è una specie che ha un'ampia distribuzione: vive infatti nelle barriere coralline dell'Oceano Indiano e del Pacifico occidentale, compreso il Mar Rosso. Il nome deriva dal suo particolare aspetto rugoso che lo rende molto simile ad una roccia, aiutandolo così a mimetizzarsi tra i coralli e le rocce della barriera corallina. Il dorso dell'animale è ricoperto da ben 13 spine affilate, ognuna capace di rilasciare il potente veleno grazie a due sacche di cui è provvisto ogni aculeo. Il pesce pietra è inoltre una specie prevalentemente solitaria che passa un po' di tempo in compagnia solo durante il periodo degli amori, quando è il momento di incontrare il partner. Giusto il tempo di fertilizzare le uova della femmina e poi via di nuovo verso la solitudine.

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