Hanno tutti trovato casa i 25 animali tra pony, piccoli muletti e cavalli, sequestrati a Poggibonsi, in provincia di Siena, lo scorso dicembre. A comunicarlo è l’associazione Horse Angels Odv: «Eravamo stati contattati dopo il loro recupero – spiega a Kodami Roberta Ravello, presidente e fondatrice dell’associazione –. Ci siamo adoperati fin da subito per trovare per tutti una sistemazione adatta per l’affido. E ci siamo riusciti».
La storia di questi esseri viventi è fatta di grandi sofferenze: sarebbero stati stipati in stalli angusti in lamiera, privi di microchip e di trattamenti sanitari e ridotti pelle e ossa.
A recuperarli sono intervenuti i militari dei Nuclei investigativi di polizia ambientale agroalimentare e forestale (Nipaaf), che hanno poi consegnato gli animali a Horse Angels.
«Le loro condizioni erano gravissime e, alcuni di loro, purtroppo rimarranno invalidi – spiega Ravello – Uno dei cavalli salvati era in una situazione drammatica, ha avuto una colica e purtroppo è deceduto. Gli altri, invece, fortunatamente hanno raggiunto le loro nuove sistemazioni, manca solo un piccolo gruppo di sette equini, a breve potranno partire anche loro».
Per tutti gli animali salvati, Horse Angels ha vagliato con attenzione le varie proposte di affidamento, tenendo in considerazione solo quelle di persone che avevano una comprovata esperienza con la gestione di pony e cavalli: «Questi animali, dopo tutto quello che hanno subito, hanno bisogno di cure particolari – sottolinea Ravello –. Ci vuole una solida competenza per occuparsene, non è come adottare un pony da un allevamento».
Dal Friuli alla Campania, i pony hanno attraversato buona parte dell’Italia per raggiungere la loro nuova casa. Mentre tre dei pony salvati, uno anziano di 32 anni, uno cieco e uno con gravi disabilità, sono stati ospitati in un santuario. «Fortunatamente questo luogo si è reso disponibile ad accoglierli – spiega Ravello –. Erano i tre animali più in difficoltà e quindi più complessi da gestire».
Ora tutti potranno, finalmente, iniziare una nuova vita, lontana dalle sofferenze del passato: «Ne siamo molto felici, è stato bellissimo ricevere così tante richieste da parti così diverse dell’Italia» sottolinea Ravello.
Come ha spiegato l’avvocato Salvatore Cappai su Kodami, essendo gli animali esseri senzienti e non semplici oggetti, hanno bisogno di costanti cure e attenzioni. Per questo una volta sequestrati devono essere provvisoriamente affidati a privati o ad associazioni che ne assumano la custodia.
Con la sentenza n. 16480/2020, inoltre, la Corte di Cassazione ha chiarito che l’affidamento di animali sequestrati a soggetti privati rimane necessariamente provvisorio durante tutto il corso del procedimento penale. Questo affidamento può diventare permanente soltanto una volta che la responsabilità degli indagati sia diventata definitiva ed irrevocabile.