Si è tenuto ieri il primo incontro con volontari e associazioni nella sede del consiglio regionale della Campania per discutere della legge 3/2019 che è andata a modificare i criteri di tracciabilità dei cani e la registrazione in anagrafe, creando non pochi problemi ai volontari del territorio. L'incontro è stato organizzato dalla consigliera regionale di Demos-Europa Verde, Roberta Gaeta, recentemente nominata referente dei Diritti Animali per la Regione Campania.
A margine del faccia a faccia con le associazioni di tutela animale del territorio, Gaeta ha spiegato a Kodami: «Sono state avanzate proposte, e abbiamo svolto insieme un'analisi delle criticità. C'è tutta la volontà da parte delle associazioni già riconosciute di lavorare insieme affinché questa legge possa essere migliorata, e anche la disponibilità dei volontari stessi ad associarsi e acquisire competenze specifiche».
Ora, la Regione chiede anche ai volontari di strada di istituzionalizzarsi e professionalizzare la loro attività. Secondo i chiarimenti alla legge inviati dalla Regione a Gaeta, infatti, i cani privi di microchip potranno essere affidati ai volontari se questi sono questi sono membri di associazioni del terzo settore iscritte nell'albo regionale, che collaborano con le ASL o delegate dai Comuni. In questo, caso dopo la registrazione a nome del Sindaco, l'animale verrà dato al volontario in "affido temporaneo" a patto che venga fissata una data di sterilizzazione. Ogni volontario può detenere in affido massimo tre soggetti contemporaneamente o un'intera cucciolata se superiore alle tre unità.
La legge nelle intenzioni mira a favorire una migliore tracciabilità dei cani ma nella pratica va a colpire proprio i tanti volontari campani che in questi anni hanno portato sulle loro spalle il peso della gestione del randagismo. La nuova norma ricalca quelle di altre regioni ma il modo con cui lo fa non tiene conto delle specificità del territorio campano. Da qui, la necessità di un confronto con le realtà associative.
«L'iter di modifica di una legge è una strada abbastanza lunga, tuttavia possono già essere apportate delle modifiche operative – ha sottolineato la consigliera – Io porterò a mia volta proposte di modifiche ai servizi di riferimento».
Durante l'incontro ogni volontario ha portato la propria esperienza, e proposte di modifica da fare arrivare sul tavolo della Regione, come ha ribadito Gaeta: «La legge prevede delle indicazioni e delle norme precise per la microchippatura dei cani padronali, ma tante criticità sono emerse in relazione ai cani che si trovano per strada, sia per mancanza di informazioni, sia perché questa legge, che è del 2019, è stata applicata in certi termini solo dal 10 gennaio 2024. In queste prime due settimane si sono riscontrati tantissimi problemi: nel corso dell’incontro abbiamo condiviso un vademecum che potesse rendere semplici e accessibili a tutti le norme vigenti». Il vademecum riporta, tra le altre cose, il numero verde regionale per il soccorso degli animali liberi: 800.178.400.
«La riunione – aggiunge Gaeta – è stata anche l’occasione per raccogliere le criticità evidenziate dalle associazioni e dai volontari che operano nel settore e che spesso non dialogano con le istituzioni. In un momento molto delicato, in cui questi temi sono all’attenzione di chi ha a cuore il benessere degli animali, è molto utile che ci sia un tramite tra il livello istituzionale, che io rappresento, e il mondo degli uffici, dei servizi sanitari-veterinari, dell’associazionismo e con il Garante degli animali che è stato recentemente eletto».