Cavalli e motorini che corrono l'uno di fianco all'altro per le strade deserte della notte palermitana: è questo il crudele spettacolo andato in scena nel quartiere Brancaccio e ripreso a beneficio dei social.
Nel fine settimana il capoluogo siciliano è tornato ad essere teatro di una nuova spettacolarizzazione degli animali. In un video postato domenica 10 aprile 2022 su TikTok si vedono chiaramente le modalità con le quali si svolgono le corse clandestine di cavalli oggi.
I due sfidanti si fronteggiano a bordo di una biga trainata da un singolo cavallo. Lungo la strada sono affiancati da numerosi motorini che suonando il clacson li incitano ad andare più veloce. I fantini rispondono all'invito e, come mostrano le immagini, colpiscono ripetutamente i loro cavalli con una frusta per costringerli ad andare più veloce.
I cavalli corrono a perdifiato trainando la struttura sulle quali siedono i "fantini". Questi cavalli sono abituati a questo genere di maltrattamenti e proseguono senza farsi distrarre dal fortissimo rumore e dalle luci della strada, dritti fino al traguardo, e fino alla morte. Gli incidenti sui circuiti abusivi sono frequenti e quando l'animale subisce seri danni o muore è abbandonato sul posto o nelle campagne, oppure viene macellato abusivamente.
I protagonisti sarebbero persone già note per attività di corse clandestine. Questo, infatti, non è un episodio isolato. Solo un mese fa, a Catania, tre animali impiegati nelle corse sono stati sequestrati dai carabinieri. Anche in quell'occasione i militari sono risaliti ai presunti organizzatori delle competizioni illecite seguendo le tracce lasciate sui social.
A denunciare la nuova competizione illegale, questa volta a Palermo, è la Lav. La Lega anti vivisezione con una lettera aperta ha chiesto alla ministra dell'Interno, Luciana Lamorgese, di dare indicazioni alle Questure e alle Prefetture delle Province dove questo fenomeno criminale è particolarmente diffuso, di «intensificare le attività di controllo del territorio per prevenire la realizzazione di queste vere e proprie manifestazioni di esaltazione dell’illegalità».
Due anni fa, infatti, proprio nel giorno di Pasqua fu organizzata una corsa clandestina di cavalli a Sora, provincia di Frosinone. «I giorni festivi e il periodo festivo in genere rappresentano, infatti, un elemento di rischio per la realizzazione di queste gare clandestine», ha spiegato l'associazione.
«La sfrontatezza degli organizzatori delle corse clandestine di cavalli è nota da tempo, basti pensare ai video e immagini che circolano sui social: esaltazione e sublimazione dello strapotere criminale – commenta Ciro Troiano, criminologo, responsabile Osservatorio Zoomafia Lav – se si vuole vincere per davvero questa lotta, occorre adottare una visione strategica unitaria dei vari aspetti dell’illegalità zoomafiosa che incidono sul più vasto contesto della tutela della sicurezza pubblica e su quello della lotta alla criminalità organizzata: solo adottando iniziative investigative tipiche del contrasto ai sodalizi criminali si attuerà una strategia vincente, altrimenti continueremo con l’ipocrita indignazione fino alla prossima corsa clandestina».