Nove gatti abbandonati a sé stessi, al limite della sopravvivenza, in un appartamento in pieno degrado.
Questo lo scenario da incubo che si sono trovate davanti le guardie zoofile dell’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) di Genova che hanno sequestrato i felini, tra cui una mamma con quattro cuccioli affamati, tutti subito ricoverati nel canile municipale Monte Contessa. All'interno dell'appartamento erano presenti cumuli di sporcizia, escrementi, ammassi di oggetti, avanzi di cibo avariato, niente acqua. Nelle ciotole, vecchi avanzi di mele e fioccato, incompatibile con la dieta carnivora dei gatti.
La proprietaria dell’appartamento è ora indagata per maltrattamento ai sensi dell’articolo 727 del Codice penale (Detenzione di animali in condizioni incompatibili con la propria natura e produttiva di gravi sofferenze). Nel 2004, la legge n. 189 “Disposizioni concernenti il divieto di maltrattamento degli animali, nonché di impiego degli stessi in combattimenti clandestini o competizioni non autorizzate"” inserisce all'interno del Codice penale il titolo IX bis sui “delitti contro il sentimento per gli animali”.
Il valore semantico del titolo è molto importante: sottolinea la differenza tra il concetto di sentimento per gli animali e sentimento degli animali e ci ha portato a riflettere su come la protezione di questi sia rimandato al sentimento di pietà dell’uomo verso di loro e non la protezione dei loro sentimenti.
«Ad allertarci è stata una parente cui l’amministratore del condominio si è rivolto per via della disastrosa condizione igienico-sanitaria dell’appartamento da cui provenivano esalazioni mefitiche», racconta la coordinatrice delle guardie zoofile dell’Oipa di Genova, Giuliana Luppi. «Al nostro arrivo la casa era vuota e, a detta della segnalante, la donna mancava anche per settimane. Il pavimento era pieno di abiti gettati alla rinfusa e l’odore nauseante costringeva gli agenti ad aprire le finestre: urina e feci dei gatti erano ovunque, nella cucina vi era una cassetta della sabbia utilizzata come lettiera ormai intrisa di escrementi. Abbiamo trovato ciotole con fioccato a uso umano e delle mele tagliate a fette sparse sul pavimento, nessuna traccia di cibo per nutrire i gatti».
Spetterà alle autorità competenti accertare l’eventuale perseguibilità dei responsabili di questa situazione. Capita purtroppo con una certa frequenza di imbattersi in situazioni di accumulo seriale di animali, il più delle volte in condizioni igienico sanitarie precarie, soprattutto nei piccoli centri della provincia.
I gatti ora sono curati e accuditi al meglio nella struttura che li ospita, in attesa di essere presi in affido e vivere una nuova e serena vita.
Per segnalazioni di maltrattamento e per ulteriori informazioni si può contattare il Nucleo di guardie zoofile di Genova al numero 348 9211639, anche lasciando un messaggio su WhatsApp, o scrivere all’email guardiegenova@oipa.org.