La gatta Briciola non si rassegna alla morte del suo umano, affettuosamente noto come nonno Enrico, e da 6 mesi continua ad aspettarlo davanti al cancello della sua abitazione.
Nonno Enrico è l'ex tecnico calcistico Enrico Adelli, morto a maggio di quest'anno nella Casa di Cura di Nepi. Alla sua scomparsa, causata da un cancro, la Società calcistica della Tuscia gli ha tributato l’ultimo saluto insieme a tutta la comunità di Fabrica di Roma, Comune in provincia di Viterbo.
Nonostante i fasti durante la sua attività di allenatore negli anni Ottanta, Enrico ha trascorso l'ultima fase della sua vita in condizioni di indigenza e solitudine, con la sola eccezione degli ex giocatori da lui allenati, e dei gatti che amava più di qualunque altra cosa.
«Enrico da oltre 20 anni per i suoi familiari era un invisibile, aveva solo i suoi gatti». A raccontare a Kodami la storia dell'ex allenatore e della gatta Briciola è Gloria Cossio Di Codroipo, volontaria che da tre anni si occupava di fornire loro supporto umano e materiale. «Durante l'attività di volontariato sul territorio tre anni fa sono venuta a sapere di un uomo, ormai anziano, che aveva un gran numero di gatti non sterilizzati che continuavano a riprodursi – ricorda Gloria – Giunta sul posto per controllare mi sono trovata davanti a una situazione molto complessa. Quei gatti per nonno Enrico erano tutto, così da quel momento l'ho aiutato a sterilizzarli e a nutrirli».
Tra questi gatti c'è anche Briciola, colei che secondo Gloria «poteva fare quello che voleva in casa di Enrico, anche rubargli il cibo dalla tavola mentre mangiava. Amava tutti i suoi gatti, ma Briciola era certamente la sua preferita, e nonostante percepisse poche centinaia di euro al mese non voleva separarsi da nessuno dei suoi compagni animali». In ottemperanza a una promessa fatta ad Enrico poco prima del ricovero e della morte, Gloria da sei mesi a questa parte ha continuato a prendersi cura dei gatti, anche cercando per loro una nuova casa.
«I gatti sono animali stanziali – spiega Gloria – Quindi non è facile prelevarli e spostarli dal loro habitat, che in questo caso sono i dintorni dell'abitazione di Enrico. In qualche caso ci sono riuscita, ma con Briciola è diverso: lei aspetta ogni giorno nel punto in cui vedeva arrivare Enrico, più degli altri sembra che attenda ancora il suo ritorno».
Ora che però non c'è più la sua figura di riferimento, Gloria spera che Briciola abbia l'opportunità di trovare una nuova famiglia: «Sono mesi che mi domando se farla adottare, o lasciarla lì dove è nata e cresciuta. Mi domando cosa farebbe Enrico, ma rischiare che le accada qualcosa se non la metto in sicurezza mi ha fatto propendere per la possibilità di trovarle un'adozione».
Per informazioni sull'adozione contattare Gloria al 3475853899.