Le stelle marine, per via del loro aspetto quasi alieno, sono animali che spesso catturano la curiosità di chiunque li incontri al mare o lungo le coste. Tuttavia, queste creature non sono solo belle da vedere, ma svolgono anche un ruolo cruciale nell'ecosistema marino e non andrebbero mai spostate o tirate fuori dall’acqua.
Sulle spiagge italiane, le specie più comuni includono la stella marina rossa (Echinaster sepositus) e la stella marina a pettine (Astropecten aranciacus). Però, nonostante abbiano mantenuto il loro aspetto simile per centinaia di milioni di anni, questi organismi sono particolarmente fragili sia agli effetti degli inquinanti che all’emersione forzata.
Il desiderio di avvicinarsi e osservare da vicino le stelle marine è assolutamente comprensibile, ma dobbiamo ricordarci di farlo con rispetto e consapevolezza: ammirarle senza toccarle o spostarle è il modo migliore per garantire che queste affascinanti creature continuino a prosperare nei nostri mari, mantenendo l'equilibrio degli ecosistemi marini e arricchendo la biodiversità delle nostre coste.
Se trovi una stella marina, non toccarla: ti spiego perché potrebbe morire
Perché non bisogna toccarle?
Toccare una stella marina può causarle dei danni significativi: la superficie delle stelle marine è coperta da una pelle delicata e permeabile che le consente di assorbire ossigeno dall'acqua, quindi i residui oleosi e i batteri presenti sulle nostre mani possono interferire con questa loro funzione vitale, provocando infezioni o irritazioni che possono comprometterne la salute.
Inoltre, le stelle marine possiedono una serie di tubicini chiamati "pedicelli ambulacrali" che sono essenziali per la loro mobilità e la loro alimentazione: un contatto non delicato può danneggiare questi organi, rendendo difficile per la stella marina muoversi e nutrirsi correttamente.
Un altro motivo per cui non dovremmo toccare le stelle marine è legato al loro sistema di difesa. Molte specie possiedono meccanismi di autodifesa che possono essere nocivi anche per noi, come spine o sostanze tossiche, la cui attivazione comporta comunque un grande dispendio energetico per l’animale.
Perché non bisogna spostarle?
Spostare una stella marina dal suo habitat naturale può avere conseguenze devastanti per la sua sopravvivenza. Questi animali sono infatti estremamente sensibili ai cambiamenti ambientali e spesso dipendono da condizioni molto specifiche per sopravvivere, quindi spostarli anche di pochi metri può esporli a temperature, salinità o livelli di luce non idonei, mettendole in grave pericolo.
Togliere una stella marina dall'acqua è inoltre pericoloso per la sua sopravvivenza perché questi animali non hanno sangue e usano direttamente l’acqua di mare per far funzionare i loro organi, che possono quindi danneggiarsi se esposti all'aria. Inoltre, come abbiamo detto, le stelle marine respirano attraverso la pelle e possono quindi soffocare rapidamente fuori dall'acqua.
Infine rimuoverle dal loro habitat può quindi disturbare l'ecosistema locale, causando un impatto negativo a catena su altre specie marine, poiché molte specie sono predatrici o si nutrono di detriti e organismi in decomposizione, contribuendo alla pulizia delle acque. Spostarle può quindi avere delle conseguenze negative per l'intero ambiente marino.