Il primo intervento del neonato ufficio Tutela Diritti e Benessere animale del Comune di Rimini ha portato alla luce uno scenario dai contorni allarmanti. Lo sportello ha aperto lo scorso 1° luglio ed è stato voluto dall’assessore del Comune di Rimini Francesca Mattei in collaborazione con Enpa, cooperativa Cento Fiori e le guardie zoofile Fare Ambiente.
Grazie all’intervento della volontaria Tatiana Nigro è stata messa la parola fine alla barbarie che ha visto come protagonista una 90 enne residente nella zona nord del Riminese. La donna teneva in giardino tre gatti imparentati tra loro (un maschio e due femmine), mai sterilizzati e mai curati come avrebbero dovuto con il risultato della continua nascita di cucciolate delle quali l’anziana si sbarazzava chiudendo i neonati in sacchetti della spazzatura condannandoli così a una orribile morte tra i rifiuti.
I vicini dell’anziana, inoltre, hanno denunciato ai volontari anche la malnutrizione dei tre mici, motivo per il quale i gatti sono stati tolti alla donna anche se l’idea iniziale era quella di sterilizzare le femmine per poi restituirle. Una delle gatte ha partorito appena salita sull’auto dei volontari, mentre l’altra ha dato alla luce i piccoli la sera stessa del salvataggio. Causa la scarsa nutrizione delle gatte e la consanguineità dei cuccioli, solo tre su otto si sono salvati, ma hanno gravi problemi neurologici che si manifestano sotto forma di evidenti tremori. Ora sono stati affidati a una volontaria in attesa della loro adozione.
Dopo le prime settimane di lavoro l’ufficio Tutela Diritti e Benessere animale del Comune di Rimini ha numerosi progetti all’orizzonte, primo tra tutti la creazione di una unità di strada finalizzata al controllo degli animali che vivono con i senzatetto. Previsti anche percorsi educativi nelle scuole per insegnare anche ai più piccoli il rispetto per il mondo degli animali oltre a raccolte di cibo per chi ha difficoltà economiche e non sempre può sfamare il proprio animale.