La stagione degli amori può essere molto rischiosa per alcuni maschi che sono in cerca di una compagna. I casi più noti sono quelli della mantide religiosa e della vedova nera, che però a quanto pare non sono gli unici a lasciarci le penne pur di accoppiarsi. Recentemente, due ricercatori hanno infatti scoperto che anche i maschi della piccola rana verde australiana Litoria aurea rischiano grosso quando tentano di far colpo sulle femmine. Se non riescono a impressionarla, lei se li mangia.
I ricercatori hanno documentato per la prima volta questo sorprendente comportamento di predazione intraspecifica durante il periodo riproduttivo, descrivendolo in uno studio pubblicato sulla rivista Ecology and Evolution. Tutto ha avuto inizio quando gli scienziati, durante un monitoraggio notturno, hanno sentito un forte strillo. «A volte si sente quando siamo in campo ed è spesso un segnale che una rana sta per essere mangiata», ha spiegato John Gould, autore principale dello studio.
Seguendo il suono, Gould ha poi scoperto che il grido proveniva da un maschio la cui coscia era però quasi completamente inghiottita da una femmina più grande. Di fronte a lui, la femmina ha poi trascinato il malcapitato in una buca sulla riva di uno stagno. «Il maschio ha cercato in tutti i modi di evitare questo destino, aggrappandosi a tutto ciò che poteva», ha raccontato Gould. Alla fine, lui è riuscito a fuggire (come si vede nel video), ma l'osservazione ha spinto Gould e il suo team ad approfondire la cosa.
Il cannibalismo negli anfibi è un comportamento già ben documentato, ma nella maggior parte dei casi riguarda adulti che mangiano minuscoli giovani appena usciti dall'acqua o girini che, mangiando qualsiasi cosa capiti a tiro, si mangiano a vicenda o banchettano persino sugli adulti trovati morti in acqua. Il cannibalismo avviene quasi sempre quando tantissimi anfibi si radunano nella stessa area, come durante la schiusa dei girini dalle uova, oppure quando ci sono grandi differenze di dimensioni tra chi preda e chi viene predato.
Molte specie di rane sono infatti sessualmente dimorfiche, con le femmine spesso enormemente più grandi dei maschi. «C'è una grande opportunità per le femmine di sfruttare i loro compagni maschi non solo come partner riproduttivi, ma potenzialmente anche come prede», ha sottolineato Gould. I ricercatori ipotizzano che questo comportamento possa agire come un processo di selezione naturale, con le femmine che differenziano tra potenziali compagni o prede in base alla qualità dei loro richiami durante la stagione riproduttiva.
I maschi più grandi e con richiami più profondi, potrebbero essere visti come migliori partner riproduttivi, lasciando quelli più piccoli e "inferiori" a svolgere il triste ruolo di pasto. Tuttavia, lo stesso Gould non esclude che anche i maschi più aitanti possano essere comunque mangiati. Una volta che le femmine hanno deposto tutte le loro uova, potrebbero infatti scegliere di predare lo stesso il loro compagno, in maniera simile a come accade alle mantidi religiose, che decapitano e mangiano i loro compagni durante o dopo l'accoppiamento.
«È rischioso per i maschi di rane là fuori. Cantano con tutto il cuore per trovare una compagna, ma devono affrontare anche il rischio aggiuntivo di essere usati come prede», ha concluso Gould. Gli scienziati non sanno ancora con certezza cosa influenzi questi comportamenti cannibalistici o quanto siano frequenti in questa e in altre specie. Le osservazioni di cannibalismo sessuale sono infatti molto rare, perché avvengono molto rapidamente e in periodi di tempo piuttosto ristretti.
Tuttavia, questa non significa che siano poco frequenti oppure solo occasionali. Sono naturalmente necessarie ulteriori ricerche per stabilire quanto siano comuni questi eventi cannibalistici e come influenzino anche le dinamiche di popolazione di questa specie di rana australiana, che è tra l'altro anche a rischio estinzione. In ogni caso, la vita di un maschio di Litoria aurea non dev'essere affatto semplice: fai di tutto per cercare una compagna con cui andare fuori a cena, ma se non riesci a impressionarla, finisci per diventare tu stesso la sua cena.