Nelle calde serate estive, soprattutto se siamo in campagna o in montagna, la quiete è spesso interrotta da un vero e proprio concerto naturale. Non sono solo le cicale a deliziarci (o a infastidirci, dipende dai gusti) con le loro ritmiche e incessanti melodie, ma una gran varietà di "insetti canterini" che abitano soprattutto il tramonto e la notte.
La maggior parte di questi sono ortotteri, un ordine che raggruppa tante specie anche molto differenti tra loro. Curiosamente però, grilli, cavallette e altri insetti simili in realtà "suonano", piuttosto che cantare, utilizzando infatti la stridulazione di alcune parti del corpo per produrre i loro caratteristici suoni. Ma chi sono questi musicisti a sei zampe e come riescono a creare questi suoni?
I grilli
I grilli sono forse i più famosi tra gli insetti notturni che "cantano". I veri grilli appartengono alla famiglia Gryllidae e si distinguono per il loro canto melodioso e ripetitivo. Il canto del maschio è prodotto tramite la stridulazione, un processo in cui l'insetto sfrega le ali anteriori tra di loro. Questo suono ha principalmente due funzioni: attrarre le femmine e segnare il proprio territorio agli altri maschi. Questi insetti sono attivi soprattutto durante la notte, quando il loro canto risuona forte e chiaro e spesso scavano anche una piccola buca o si esibiscono all'interno delle cavità per amplificare la loro musica.
Le cavallette
Le cavallette sono un altro gruppo di ortotteri che possiamo sentire durante le notti estive. A differenza dei grilli, il loro canto è spesso meno melodioso e più stridente. Le cavallette producono suoni sfregando le zampe posteriori contro le ali anteriori, in un processo simile alla stridulazione dei grilli, ma con un meccanismo diverso. Questo suono serve sia per attrarre le femmine che per ribadire il possesso di territorio. A differenza dei grilli, molte specie di cavallette "cantano" anche durante il giorno, soprattutto nelle ore più calde.
Le tettigonie
Le tettigonie, appartenenti alla famiglia Tettigoniidae, sono un po' una via di mezzo tra un grillo e una cavalletta, per questo sono spesso chiamate anche "grilli verdi". Questi insetti di colore spesso verde brillante sono noti come altri ortotteri anche per i loro canti acuti e prolungati, che producono sfregando le ali anteriori tra di loro. Il canto delle tettigonie può essere udibile sia di giorno che di notte, a seconda della specie. Come gli altri ortotteri, il loro canto ha la funzione di attrarre le femmine e marcare il territorio.
Il grillotalpa
Il grillotalpa è forse un insetto poco conosciuto, ma sicuramente tra i più affascinanti e curiosi. Vive prevalentemente nel sottosuolo, dove scava complesse gallerie. Il suo canto, prodotto dalla stridulazione delle ali, è un suono profondo, continuo e risonante che può essere udito soprattutto durante la primavera e l'inizio dell'estate. Il maschio usa il canto per attrarre le femmine verso il suo rifugio sotterraneo. Il suono è talmente forte, che può essere confuso con quello del rospo smeraldino (un anfibio) o del succiacapre (un uccello), con cui condivide ritmo, tonalità e durata.