Negli ultimi anni sono aumentate le persone che decidono di investire in guinzagli e pettorine per gatti con l’idea di portare i mici a spasso proprio come accade con i cani. Il problema è che questa pratica è decisamente poco compatibile con la natura dei gatti, che non amano generalmente essere costretti in un’imbracatura per essere portati in giro in luoghi che non conoscono, spesso trafficati o comunque affollati di persone e animali, impossibilitati a muoversi a loro piacimento.
Se è vero che alcuni gatti arrivano ad accettare e tollerare il guinzaglio, difficilmente lo fanno perché gli piace: solitamente si tratta di animali dal temperamento molto docile, abituati sin da piccoli a indossare la pettorina e desiderosi di sperimentare spazi aperti, magari perché ne hanno scarsa possibilità. Ma al netto della tolleranza, è davvero opportuno portare il gatto al guinzaglio?
Gatto al guinzaglio: è giusto oppure no?
Non è facile stabilire con certezza cosa è giusto o sbagliato, ogni gatto è diverso e ha le sue esigenze e preferenze quando si tratta di vivere la quotidianità. Di certo c’è che prima di procedere è necessario domandarsi se questa pratica è qualcosa che risponde a un bisogno del pet mate o del gatto. Spesso gli esseri umani tendono a “imporre” agli animali con cui vivono la loro visione del mondo e della vita, senza tenere conto di ciò che davvero li fa stare bene.
I gatti sono animali estremamente indipendenti e autonomi, e costringerli a seguire un percorso prestabilito in luoghi che conoscono poco e con cui hanno poca familiarità potrebbe farli sentire estremamente a disagio e sotto stress. Di contro ci sono gatti che apprezzano la possibilità di esplorare, e potrebbero tollerare il guinzaglio se vengono condotti sempre nello stesso posto (magari un giardino sotto casa o il cortile antistante il proprio condominio).
Non è dunque questione di giusto o sbagliato, ma di capire i bisogni, le esigenze e le preferenze dell’animale con cui condividiamo la quotidianità e adattarsi. Sempre tenendo a mente che per il gatto è indispensabile avere la certezza di potersi muovere e fuggire, se necessario, e che sentire che qualcosa potenzialmente lo blocca e glielo impedisce potrebbe genere in lui uno stress estremo e reazioni incontrollate, anche aggressive.
Perché i gatti non si portano a passeggio
I gatti sono animale stanziali, che si legano stabilmente a un territorio e lo esplorano e lo monitorano per conoscerlo sin nei minimi anfratti, così da creare riferimenti fisici e temporali che permettano in ogni momento di sentirsi al sicuro e in controllo delle situazioni.
È evidente dunque che se qualcosa di allarmante lo sorprende durante una delle sue perlustrazioni tenderà a fuggire verso il primo rifugio disponibile e conosciuto. Portarlo in luoghi che non conosce lo mette a rischio: potrebbe agitarsi, anche alla luce del contenimento dato dal guinzaglio e dalla pettorina, cercare di divincolarsi stressandosi o ferendosi e, nei casi peggiori, riuscire a fuggire e finire per allontanarsi e magari finire in territori sconosciuti o sulla traiettoria di auto e moto.
I rischi, insomma, sono molteplici, soprattutto se il gatto non è stato abituato sin da piccolo a indossare la pettorina. Il mantello dei gatti è molto sensibile e sentirlo compresso potrebbe dare loro fastidio, a questo si aggiunge poi una sgradevole sensazione di compressione e di impossibilità a muoversi come preferisce data dal guinzaglio. La libertà di muoversi in autonomia è per loro fondamentale, e portarli a passeggio comporta necessariamente limitarla sulla base di ciò che decide il pet mate.
Perché alcuni gatti accettano il guinzaglio?
Come anticipato, ci sono alcuni gatti dal temperamento particolarmente docile che sembrano tollerare il guinzaglio e adattarsi. Questo magari perché sono stati abituati sin da piccoli a indossare la pettorina, e anche perché il bisogno di entrare in contatto con spazi aperti allevia il fastidio e lo stress dato dal contenimento. Va però sottolineato che tolleranza non significa accettazione integrale.
Se si decide di percorrere la strada del guinzaglio bisogna tenere a mente che durante la passeggiata è il gatto a condurre, e non il pet mate, e che si tratterà di un percorso “irregolare” durante il quale il gatto potrebbe fare diverse pause, fermarsi per osservare qualcosa o perché spaventato o intimorito da qualcos’altro, rifiutarsi di proseguire. In questi casi è indispensabile adeguarsi e rispettare i suoi bisogni e il suo stato d’animo, senza forzarlo né costringerlo ad andare dove non desidera o a fare qualcosa che gli causa malessere.