video suggerito
video suggerito
22 Febbraio 2024
10:52

Non c’entrano i canidi con la morte di Albert Stocker a Velturno: i risultati dell’autopsia

Non è stato né un lupo né un cane a uccidere il 73enne Albert Stocker. L'autopsia ha evidenziato che l'uomo è morto per assideramento e le ferite provocate dal canide sono successive e superficiali. Non c'è stato quindi coinvolgimento diretto dell'animale nella morte.

413 condivisioni
Immagine

Non è stato né un lupo né un cane a uccidere il 73enne Albert Stocker, trovato in gravissime condizioni a Velturno, frazione del Comune di Bressanone, nella Provincia Autonoma di Bolzano. È stata proprio la Procura di Bolzano a comunicare il risultato dell'esame autoptico dal quale è emerso che l'uomo è deceduto per assideramento.

«L’esame macroscopico, in primis, ha permesso di poter escludere la presenza di lesioni traumatiche attribuibili ad azione da parte di soggetti terzi – si legge nella nota della Procura – Le lesività cutanee riscontrate, al contrario, appaiono ascrivibili ad azione di fauna, verosimile canide, in virtù della presenza di escoriazioni figurate suggestive di morso animale. Tali lesioni, in ogni caso, si sono rilevate piuttosto superficiali, ovvero non interessavano strutture vascolari/nervose di significativa importanza vitale e, pur avendo permesso una certa perdita ematica per lesione di vasi periferici, non appaiono compatibili con la produzione di uno shock emorragico».

La superficialità delle ferite provocate dal canide porta a escludere quindi un coinvolgimento diretto dell'animale nella morte dell'uomo. Stocker era scomparso nel tardo di domenica 18 febbraio non lontano dalla fermata dell'autobus di Velturno per essere ritrovato solo la mattina dopo in un prato. Le condizioni erano apparse subito disperate e nonostante il viaggio d’urgenza all’Ospedale San Maurizio di Bolzano l'uomo è deceduto poco dopo.

Immediatamente si è accesa la discussione sulla pericolosità del lupo. L’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) da subito ha invitato a non attribuire surrettiziamente a un lupo la responsabilità del tragico evento. «È in atto un tentativo di declassare lo status di protezione del lupo», ha ricordato l'organizzazione facendo riferimento alla procedura aperta in sede di Commissione Europea. La presidente Ursula von der Leyen ha infatti proposto di declassare lo status di protezione della specie da “rigorosamente protetta” a “protetta”.

«Il lupo è una specie rigorosamente protetta secondo la Convenzione di Berna e la Direttiva Habitat dell’Ue e tale deve rimanere – ha affermato l’Oipa – L’uomo dimostri di non essere nemico del lupo, come il lupo non lo è dell’uomo».

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
Sfondo autopromo
Segui Kodami sui canali social