C'è molta confusione e panico nelle immagini proposte in alcuni video girati ad Arraial do Cabo, in Brasile, e diventati virali negli ultimi giorni. I video ritraggono quello che sembrerebbe essere il risultato di un attacco di uno squalo con animali che si agitano in un'acqua sporca di un liquido rossastro. La verità, però, è un'altra: si tratta di tre capodogli nani spiaggiati che hanno generato un bel trambusto utilizzando una tecnica di fuga piuttosto peculiare evacuando in acqua.
Nei video in questione è possibile vedere quello che sembrerebbe essere un tranquillo Capodanno in Brasile: gente che fa una passeggiata in riva al mare, una nuotata e poi subito ad abbronzarsi stesi su un asciugamano. Probabilmente così pensavano di passare la giornata i bagnanti della spiaggia di Prainha, ad Arraial do Cabo nella regione di Lagos di Rio, ma quello che non si aspettavano di certo era l'arrivo di tre animali marini ripresi immediatamente in numerosi video circolati su internet.
I video proseguono mostrando un gruppo di persone che si allontana velocemente da una grande macchia scura che si fa sempre più grande in acqua. Sulla spiaggia accorre una folla di curiosi e alcune persone, prese dallo spavento, inciampano e cadono. I genitori trascinano fuori dall'acqua i figli mentre altre persone corrono in direzione contraria in aiuto a chiunque sia in difficoltà. L'acqua si fa ancora più scura mentre un grande animale continua a dimenarsi sulla spiaggia lanciando spruzzi d'acqua in aria fra le file di curiosi con i cellulari in mano.
Dopo l'accaduto il Comune di Arraial do Cabo tramite la fondazione per l'Ambiente senza scopo di lucro Fundação de Desenvolvimento de Tecnópolis (Funtec) ha inviato una squadra per verificare l’accaduto, ma quando è arrivata gli animali avevano già ripreso il largo. Fortunatamente animali e persone sono rimasti illesi e dopo un iniziale spavento l'unica cosa che è rimasta è una grande curiosità: che animali erano veramente e cos'era quella grande macchia scura?
Osservando le immagini diversi esperti sono estremamente scettici riguardo al fatto che fossero squali fra cui Marcelo Tardelli Rodrigues, biologo marino della Universidade Federal Fluminense che riferisce come molto probabilmente si tratti in realtà di capodogli nani o cogia di Owen (Kogia sima). L'esperto in effetti pone l'attenzione su alcune caratteristiche anatomiche dell'animale che sono molto distanti da quelle di uno squalo.
La più evidente è la pinna caudale che negli squali ha una simmetria verticale mentre in tutti i mammiferi marini, come balene, capodogli e delfini, è orizzontale. La cosa che più di tutte fa pensare al fatto che siano capodogli nani, però, è proprio la macchia scura che sembrava terrorizzare i bagnanti, ma che in realtà è a tutti gli effetti un meccanismo di difesa tipico del genere Cogia.
Può sembrare bizzarro, ma è senza dubbio efficace: per confondere i predatori questi "cugini" dei grandi capodogli evacuano in acqua, ottenendo un effetto disgustante e stordente allo stesso tempo. Gli animali appartenenti a questo genere di mammiferi marini, infatti, sono lenti e spesso si crogiolano immobili al sole vicino alla superficie negli oceani tropicali e temperati di tutto il mondo. Questo li rende facile prede dei voraci carnivori dei mari come i grandi squali bianchi, le orche e, in passato, anche l'uomo.
Il meccanismo consiste nell'emettere un fluido bruno-rossastro dal loro ano per formare una nuvola scura nell’acqua di circa 100 metri quadrati. Il fluido è immagazzinato all’interno di un rigonfiamento simile a una sacca dell’intestino che può contenerne fino a circa 12 litri e la sua consistenza è stata disgustosamente paragonata a quella della Nutella. Nonostante venga espulsa dall'ano e abbia un colore che ricorda molto quello delle feci, però, il liquido repellente non sembra essere solo di origine fecale, ma contiene grandi quantità di carbonio rendendola una sostanza unica fra tutti i mammiferi.
In ogni caso l'esperienza sarà memorabile per numerose persone che hanno passato un capodanno sicuramente memorabile. Con l'occasione, però, Funtec vuole anche sensibilizzare la popolazione sull'importanza di non avvicinarsi a degli animali spiaggiati, di non toccarli per evitare qualsiasi incidente e mantenere sempre una distanza di sicurezza. In questi casi è consigliabile, infatti, attendere l'arrivo di squadre specializzate per aiutare l'animale in difficoltà poiché una manovra sbagliata non solo potrebbe essere pericolosa per l'animale, ma anche per l'uomo.