Sembra che non ci sia pace sul set del film interpretato da Alec Baldwin, “Rust”. Dopo il tragico incidente che ha causato la morte della direttrice della fotografia Halyna Hutchins, ora un altro operatore è in condizioni gravi all’ospedale.
Jason Miller, tecnico delle luci, stava smantellando le strutture usate per le riprese interrotte dopo l’incidente, quando è stato morso da un ragno bruno eremita (Loxosceles reclusa) – parente del ragno violino – sul braccio e ora rischia l’amputazione.
Come riferito dall’IATSE Local 480, il sindacato che rappresenta i tecnici cinematografici professionisti che lavorano su produzioni televisive e cinematografiche nello stato del New Mexico, nel giro di pochissimi giorni dal morso, l’uomo ha manifestato sintomi gravi, tra cui necrosi del braccio e sepsi. Dal ricovero ha subito diversi interventi chirurgici e i medici stanno facendo l’impossibile per cercare di fermare l'infezione e salvare l’arto dall'amputazione.
Ma se, nel caso più devastante, Miller perdesse il braccio, si aprirebbe per lui una strada di recupero davvero molto lunga e dolorosa e per questo motivo il sindacato ha organizzato un raccolta fondi su GoFundMe per aiutare lui e la sua famiglia.
«Per chiunque possa, un contributo per aiutare Jason a superare questo momento doloroso e impegnativo, sarebbe incredibilmente utile e molto apprezzato» scrivono sulla piattaforma. Al momento sono stati raccolti più di 12.000 dollari per Miller.
Intanto da parte dei produttori del film, tra i quali c’è anche Alec Baldwin, per ora non è arrivato nessun commento.
Il ragno eremita e il ragno violino
I ragni fanno parte della famiglie degli aracnidi, come gli scorpioni, le zecche e gli acari e si muovono su quattro paia di zampe. Al mondo ne esistono quasi 50 mila specie (in Italia ne vivono 1600) e la loro attività predatoria è fondamentale nel tenere sotto controllo il numero di insetti all'interno degli ecosistemi.
Si nutrono di formiche e scarafaggi e solitamente non hanno alcun interesse a mordere l’uomo a meno che non si sentano in pericolo e intendano difendersi. Quando accade, però, nella maggior parte dei casi, il morso provoca conseguenze poco significative come il tipico rigonfiamento cutaneo più o meno pruriginoso.
Ciononostante ci sono tre specie, invece, che possono causare conseguenze molto spiacevoli. La malmignatta o vedova nera mediterranea (Latrodectes tredecimguttatus), la Segestria fiorentina e appunto il ragno violino (Loxosceles rufescens), specie molto simile al protagonista dell'incidente accaduto sul set.
Quest'ultimo non è di grandi dimensioni e prende il nome dal tipico disegno a forma di violino più scuro che ha sulla parte posteriore del capo. A differenza della gran parte degli altri ragni, ha 6 occhi invece che 8, disposti in modo caratteristico in tre coppie.
Non è aggressivo e anzi preferisce la fuga come sistema di difesa. Succede, però, che possa intrufolarsi dentro ai vestiti o sotto le coperte e se viene schiacciato, morde. La reazione dipende dalla sensibilità del soggetto e dal veleno inoculato.
Nelle forme più gravi, però, il morso può provocare anche ampie necrosi dovute agli enzimi rilasciati dall'animale arrivando addirittura a dover amputare gli arti colpiti. In ogni caso, si stima che questo ragno inoculi il veleno solo nel 40% dei casi. I ragni violini entrano nelle case a caccia di insetti, ma per non temere di trovarselo sotto le lenzuola è sufficiente una pulizia regolare dell’abitazione.