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29 Luglio 2022
15:56

Nominato il nuovo Garante degli animali del Piemonte. Le associazioni: «Non siamo state ascoltate»

Il Consiglio regionale del Piemonte ha nominato il nuovo Garante dei diritti degli animali. Si tratta del medico veterinario Paolo Guiso che succede al precedente garante Enrico Moriconi, la cui ricandidatura era stata sostenuta dalle associazioni animaliste locali.

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Il Consiglio regionale del Piemonte ha nominato il nuovo Garante dei diritti degli animali. Si tratta del medico veterinario Paolo Guiso che succede a Enrico Moriconi, la cui ricandidatura era stata fortemente caldeggiata dalle associazioni animaliste e ambientaliste del tavolo "Animali e ambiente". Un invito non accolto dall'Assemblea regionale, che a Morriconi ha preferito Guiso.

Il tavolo permanente di confronto tra le associazioni e la Regione era stato creato nel 2017 proprio da Morricone e vede riunite Enpa, Lav, Legambiente, Lida, Lipu, Oipa, Pan, Pro Natura e Sos Gaia. «Nella nostra richiesta siamo state inascoltate – dice a Kodami la presidente di Sos Gaia, Rosalba Nattero – Morriconi durante il suo mandato ha dato impulso all’importanza del ruolo, operando per la finalità della tutela degli animali nel rispetto dei confini stabiliti dalla normativa vigente in materia. Non conosciamo il nuovo Garante Guiso, ma sarà nostra cura instaurare un rapporto con lui».

Tra le prima azioni che le associazioni si augurano vengano intraprese c'è il prosieguo dell'interlocuzione tra la Regione e i rappresentanti del Terzo settore: «Ci auguriamo che Guiso tenga aperto tavolo permanente di confronto – sottolinea Nattero – un primo passo molto significativo che gli chiediamo di compiere all'inizio del suo mandato. Il secondo è che lavori avendo a cuore tutti gli esseri senzienti».

Anche se i rappresentanti del tavolo non nascondono la delusione per la mancata conferma del loro candidato, sono almeno stati fugati i dubbi rispetto alla possibile nomina di Angelo Ferrari, commissario straordinario per l'emergenza peste suina africana, già al centro di numerose polemiche per le politiche di contenimento attuate a livello nazionale. «La nomina di Ferrari sarebbe stata gravissima – conferma Nattero – non serve un mero tecnico, ma una persona che provi empatia per gli animali».

Ferrari in una lettera aperta inviata dai partecipanti del Tavolo al Consiglio regionale era stato definito come «un tecnico preposto al “depopolamento” dei cinghiali , eufemismo per non dire uccisione». Proprio alla luce dell'emergenza, la figura del Garante assume in Piemonte una particolare rilevanza, essendo questa tra le regioni maggiormente colpite dall'epidemia.

Nell'agenda del nuovo Garante un posto chiave è occupato proprio da questo tema: «La gestione dell'emergenza peste suina africana non deve essere affidata a chi ha contribuito a crearla – dice Nattero – quindi ci auguriamo che cacciatori e associazioni venatorie non abbiano una parte nelle scelte operate dalle istituzioni. La diffusione della malattia viaggia lungo la Penisola sospinta proprio dai cacciatori».

Una modalità di propagazione dell'epidemia che era già stata evidenziato a Kodami da Giovanni Pezzotti, direttore sanitario dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Umbria e Marche, spiegando le ragioni dietro alle restrizioni alle attività antropiche disposte già a gennaio: «È scientificamente dimostrato che qualsiasi attività rischia di disperdere la popolazione di suidi selvatici e questo potrebbe allargare l'infezione a zone più ampie».

Durante la medesima seduta, i consiglieri regionali hanno nominato due nuovi membri del Collegio revisori dei conti dell'Istituto Zooprofilattico sperimentale del Piemonte, della Liguria e della Valle d'Aosta, si tratta di Fabio Aimar, già direttore generale della Sanità piemontese, e di Sara Scavone. Infine è stato nominato anche un rappresentante del Consiglio direttivo del parco nazionale del Gran Paradiso: si tratta di Mauro Guglielmetti, vice sindaco del Comune montano di Locana.

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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