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25 Dicembre 2023
10:08

No al circo con gli animali ad Assago: continuano le proteste degli attivisti

Anche questa mattina le associazioni a difesa degli animali sono tornate davanti al Circo Orfei arrivato ad Assago, in provincia di Milano, per restarci fino alla fine di gennaio. La protesta per dire stop a spettacoli che sono il retaggio di tradizioni obsolete e dannose per il corretto sviluppo dell'empatia dei più piccoli.

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Con lo slogan «fuori tendone, dentro prigione», gli attivisti delle associazioni a difesa degli animali sono tornati a protestare davanti al Circo Orfei che dall’8 dicembre è arrivato ad Assago, in provincia di Milano, per restarci fino alla fine di gennaio, visto che la legislazione nazionale permette ancora l’attendamento dei circhi con animali e il divieto nel Regolamento comunale non può contrastarla.

«Come volontari ma, prima ancora come cittadini – spiegano le associazioni –  siamo stufi di vedere animali umiliati e ridicolizzati nei circhi per il diletto di un pubblico che paga per spettacoli che sono il retaggio di tradizioni tristi, obsolete e anche dannose per lo sviluppo corretto nei più piccoli di quel sentimento di empatia di cui c'è tanta necessità. Non è certo con il leone imprigionato che si impara a conoscere gli animali e non è divertendosi con l'elefante triste che si impara a mettersi nei panni dell'altro da sé».

I manifestanti appartenenti a diverse associazioni, tra cui A.P.E Natura odv, Earth odv, Asilo del cane di Palazzolo Milanese, UAI unione antivivisezionista italiana, Vitadacani, Oipa, Leal, Lac, Lav, Sentinelle del Parco Sud e Crazy Cat’s, si sono presentati a volto coperto da maschere di animali, leoni, elefanti, scimmie: «Le tradizioni dovrebbero essere subordinate al rispetto anche, e soprattutto, di chi non ha voce. Metodi di addestramento violenti, volti a piegare la volontà degli animali non umani. E anche i sindaci e le amministrazioni sensibili ai diritti animali, sono costretti ad accettare questi spettacoli sul loro territorio, perché le attuali normative non consentono di opporsi. Gli spettacoli circensi sarebbero infinitamente più grandiosi e straordinari se fondati esclusivamente sulle arti  dei lavoratori del circo: pagliacci, trapezisti, acrobati e altre attrazioni… Magiche e non violente. È arrivato davvero il momento di cambiare».

Sulla vicenda è intervenuta anche la sindaca Laura Carano contraria a tali generi di manifestazioni, ma consapevole di non avere la facoltà e l’autonomia di impedire che questi spettacoli giungano sul territorio. A confermarlo, anche la maggior parte delle sentenze emesse dal TAR a favore delle compagnie circensi, secondo cui vietare i circhi con gli animali nei Regolamenti comunali, sarebbe illegittimo perché  contrastante con la legge dello Stato ancora in vigore che tutela il circo nella sua dimensione tradizionale, ovvero con l'uso degli animali. Il Comune, infatti, può soltanto vigilare sulle condizioni di igiene e sicurezza pubblica e su eventuali maltrattamenti degli animali, sanzionati però dall’art.727 del Codice Penale. Inutile dire che siamo tutti in attesa del Decreto Legislativo che avrebbe dovuto vietare a livello nazionale gli animali nei Circhi, ma la cui emanazione è stata posticipata al 18 agosto 2024, salvo ulteriori proroghe. E, visto come sono andate fino ad adesso le cose, non è una possibilità così remota.

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Simona Sirianni
Giornalista
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