«Il circo è stupendo: è un mondo nobile e antico fatto di donne e uomini in grado di esprimere arte e talento. Ma lo sfruttamento degli animali nei circhi snaturandoli e strappandoli al loro ambiente oggi non ha più senso di esistere». È così che la pensa la sindaca di Piacenza, Katia Tarasconi, ed è così che la pensa la maggioranza del Consiglio comunale che ha votato favorevolmente un regolamento che pone regole stringenti per gli imprenditori del settore che ancora utilizzano gli animali nei loro spettacoli.
«Ovviamente, sappiamo bene che spetta al Parlamento italiano scrivere e approvare una legge che vieti questo tipo di “intrattenimento” – continua la prima cittadina – e sappiamo altrettanto bene che, ad oggi, una legge del genere non esiste. I Comuni, però, possono adottare regolamenti che quantomeno assicurino che, se proprio c’è chi vuole utilizzare animali nei propri spettacoli circensi, almeno vengano rispettate regole perentorie finalizzate al loro benessere».
Il testo contiene prescrizioni rigide sull’ottenimento delle autorizzazioni, sulla tutela e la custodia degli animali e sulla sicurezza. Perché se è vero che le Amministrazioni non possono vietare l’utilizzo degli animali, sicuramente possono scoraggiarlo e limitarlo ed è proprio questo l’intento del testo. «Vogliamo evitare lo sfruttamento degli animali – spiega ancora la sindaca – e quindi facciamo il possibile per rendere inospitale Piacenza a queste tipologie di circhi». Tra i paletti previsti, per esempio, l’arco temporale ristretto nel periodo che va dal primo ottobre al 31 dicembre per presentare la domanda: uno dei passaggi significativi, infatti, recita: «In caso di plurime domande per lo stesso periodo, il Comune ha facoltà di scegliere una determinata attività, in relazione al tipo, all’importanza e all’interesse per la città. Costituisce titolo preferenziale non utilizzare o esporre animali. A parità di requisiti, la preferenza è accordata ad attività che risultino utilizzare il minor numero di animali nel loro spettacolo».
L'approvazione del testo non ha reso tutti entusiasti come la sindaca e anche se la maggioranza ha detto sì al regolamento, qualcuno non era affatto d’accordo muovendo soprattutto dal fatto che sia scorretto limitare la vita imprenditoriale delle attività circensi, che la pubblica amministrazione non può darsi lo scopo di danneggiare una categoria e che il regolamento ignora il diritto costituzionale all’iniziativa economica.
Motivazioni molto poco convincenti visto che la maggior parte della popolazione è favorevole all’eliminazione degli animali dai circhi, ridotti ad automi e costretti a vivere in ambienti inadatti, con condizioni igieniche spesso scarse, poca luce, spazi ridotti e metodi di addestramento mortificanti. Tarasconi, però, ha difeso a spada tratta il provvedimento: «Questo regolamento non nasce per impedire a questi spettacoli di svolgersi a Piacenza. Poniamo solo le basi per fissare alcune regole da rispettare». La prima cittadina ha poi condiviso l’idea di predisporre una risoluzione bipartisan per sollecitare il Governo nazionale a varare una misura definitiva per lo stop ai circhi con animali.
Misura che sarebbe dovuta essere già in vigore se il Senato, con l'approvazione della conversione del Disegno di Legge "Milleproroghe", su proposta delle Commissioni riunite non avesse rinviato al prossimo al 18 agosto 2024, quindici mesi dopo il previsto, la data in cui il Ministro della Cultura potrà portare in Consiglio dei Ministri il Decreto Legislativo attuativo della Legge delega sullo spettacolo 106 del 2022, con i tempi e i modi per il "superamento dell'uso degli animali nei circhi e negli spettacoli viaggianti".