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9 Gennaio 2024
9:51

Nino Frassica sarebbe indagato per la vicenda del gatto Hiro scomparso a Spoleto

Stando a quanto si apprende in queste ultime ore, Nino Frassica risulterebbe essere indagato dalla Procura della città umbra per diffamazione aggravata, stalking e istigazione a delinquere ai danni dei vicini di casa per vicenda legata alla scomparsa del gatto Hiro, sparito da casa a fine settembre e mai più ritrovato.

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Si arricchisce di un nuovo dettaglio la vicenda del gatto Hiro, il micio della famiglia Frassica scomparso e mai più ritrovato quando il noto attore risiedeva temporaneamente a Spoleto per le riprese della fiction Don Matteo. Stando a quanto si apprende in queste ultime ore, il comico risulterebbe indagato dalla Procura della città umbra per diffamazione aggravata, stalking e istigazione a delinquere ai danni dei vicini di casa.

Il condizionale è d'obbligo perché il procuratore di Spoleto contattato dall’Ansa sull'apertura del nuovo fascicolo, che andrebbe ad aggiungersi a un'altra denuncia indirizzata soltanto alla signora Exignotis , moglie del comico, e alla figlia di lei fatta da un'altra famiglia di vicini, non ha voluto dare nessuna conferma spiegando che «le indagini in corso».

La storia del Sacro di Birmania Hiro scomparso i primi di ottobre a Spoleto dove l’attore e la moglie erano temporaneamente ospitati per le riprese della nuova stagione della fiction Don Matteo, ha occupato le pagine di giornale, non solo per l'affetto che il pubblico ha nei confronti del comico, ma anche per la particolarità della vicenda. A conquistare la scena di quella che ha subito mostrato di avere l'aspetto di una vera e propria fiction, è stata la moglie di Frassica che sui social dal primo giorno della sparizione ha cominciato ad accusare la vicina di aver trattato male il gatto e di essere lei la causa del suo allontanamento.

Una vicenda ricca di colpi di scena degni di un vero e proprio giallo: ricompense messe e tolte, cani molecolari, accuse prima ambigue e poi sempre più chiare fino al lancio della bomba, sempre via Instagram da dove la famiglia ha sempre parlato, e cioè che Hiro sarebbe stato trattenuto in una casa proprio a Spoleto da accumulatori seriali. Un’accusa troppo forte per non far partire le carte bollate che hanno reso ancora meno chiari i contorni di una storia arrivata oggi addirittura all'ambito del penale. Ma soprattutto non essendo arrivata al vero obiettivo importante: e cioè sapere che fine ha fatto Hiro, se il micio sta bene e se sta facendo una buona vita.

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Simona Sirianni
Giornalista
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