Per la prima volta dopo anni, il “Palio di San Cassiano”, la competizione organizzata nel Comune di San Casciano dei Bagni conosciuta anche come “Palio della ranocchia”, si svolgerà senza animali vivi. Lo ha comunicato la Questura di Siena, confermando che le aziende sanitarie locali non hanno dato il via libera allo sfruttamento delle rane ai fini della manifestazione.
A confermare la notizia è stata l’associazione Irriducibili Liberazione Animale, che dal 2013 si ritrova ogni anno nel giorno del palio a San Casciano dei Bagni per chiedere lo stop alla manifestazione. Anche quest’anno gli attivisti per i diritti animali erano pronti a riunirsi, ma sono stati preceduti dalla Questura, che ha ufficializzato la decisione delle Asl: sulle carriole non ci saranno rane vive, ma rane finte.
Il Palio di San Cassiano prevede infatti che i cosiddetti “granocchiai” percorrano un tracciato conducendo una sorta di carriola con i colori delle diverse contrade su cui viene sistemata una rana. L’obiettivo è arrivare al traguardo nel minor tempo possibile con la rana ancora sulla carriola, e per raggiungerlo l’animale viene legato per le zampe alla struttura di modo che, in caso di salto o scivolamento, possa essere sollevato e riposizionato sul pianale. Il tutto in una giornata torrida di agosto, mentre una folla urlante incita il rappresentante della contrada prediletta.
«Le rane verranno prese, portate sul luogo, messe sulle apposite carrette e legate con un filo, perché una regola prevede che se la rana salta per scappare durante la gara, vada rimessa sulla carretta tirandola su con il filo e proseguendo così fino al traguardo – spiegava l’associazione Irriducibili Liberazione Animale qualche giorno fa, annunciando la protesta – Sappiamo che le prove vengono fatte utilizzando una palla e più volte abbiamo chiesto di fare la gara con questa modalità, scegliendo di non usare più le rane, ad oggi non veniamo ascoltati e per questo il 7 agosto torneremo a San Casciano dei bagni a manifestare la nostra contrarietà per come si svolge questa gara».
Il 3 agosto la conferma che il palio si svolgerà con altre modalità, con l’obiettivo primario di tutelare il benessere animale: «Siamo rammaricati – hanno detto gli organizzatori della manifestazione – la nostra è una tradizione lunga che ci ha visto sempre rispettare sia gli animali, il tutto con la supervisione costante e vigile di un veterinario appositamente chiamato. Ora, sempre con lo stesso rispetto ci adeguiamo a questa nuova direttiva consapevoli che questo cambiamento può minare la nostra tradizione, ciononostante faremo il possibile per portarla avanti con nuove modalità».
Da parte della sindaca di San Casciano in Bagni, Agnese Carletti, è arrivata invece la soddisfazione per l’accordo trovato: «Sono orgogliosa di come la Compagnia del Palio di San Cassiano non si sia arresa di fronte alle difficoltà legate da un lato alla ripartenza dopo due anni di stop e dall’altro alla necessità di cambiare il gioco finale per l’impossibilità di correre con le rane. Oggi si apre una nuova fase per questa manifestazione e sono certa che sarà affrontata con l’entusiasmo di sempre».