Ancora una decisione animal friendly dal Comune della Spezia: da quest'anno non sarà più possibile la vendita o la vincita di animali vivi nelle fiere.
Ci sono voluti sei anni per ottenere questo risultato, ma gli animali in gabbia sui banchi resteranno solo un ricordo foto di repertorio. Tra pochi giorni, nel weekend, ci sarà la Fiera di San Giuseppe ma nessun banchetto con animali vivi: niente coniglietti, cavie, criceti e uccellini, rinchiusi in gabbiette minuscole, tartarughine e pesciolini ammassati in piccoli acquari costretti a stare tutto il giorno alla mercé di curiosi, circondati dal caos dell'evento. Il successo è stato ottenuto grazie all'impegno dell'associazione l'Impronta, un gruppo di volontari che dall’estate 2018 gestisce il canile municipale della Spezia.
«Vogliamo ricordare che spesso questi animaletti vengono comprati nall'enfasi del momento, per assecondare un capriccio di qualche bambino, ma poi una volta a casa, vengono subito snobbati, trattati come giocattoli e alla fine abbandonati al loro infausto destino in posti non idonei come parchi, piccoli laghetti o per strada – spiegano in una nota dall'Associazione – proprio come i palloncini tipici della fiera che vengono lasciati sgonfiare in un angolo della memoria. Oppure vengono dimenticati in qualche gabbia, con l'unico impegno di dar loro del cibo, giusto per non farli morire di fame ma parliamo di esseri viventi, piccole creature che non meritano tutto questo. Ogni animale, anche il più piccolo, merita attenzioni, cibo idoneo e adozioni responsabili».
La battaglia dell'Impronta inizia il 20 aprile del 2017 quando in un infuocato Consiglio Comunale l'associazione spezzina insieme a Lipu, Lav, Legambiente, Anta La Spezia, Beta benessere e tutela Animali, Sos randagi e Animalisti italiani, riescono a convincere tre consiglieri comunali (Roberto Luciano Masia, Maurizio Ferraioli ed Edmondo Bucchioni) a presentare una mozione che potesse modificare il Regolamento Comunale sulla vendita di animali vivi nelle fiere.
«Dopo un serrato dibattito, con tantissimi volontari delle associazioni presenti che li incalzavano, i consiglieri approvarono all'unanimità la mozione, 27 voti favorevoli, nessun contrario e nessuno astenuto – continua il racconto dell'Impronta – Per rendere esecutiva questa modifica al regolamento Comunale dovevano decadere le concessioni in essere con gli espositori che sono slittate di qualche anno anche a causa del covid, ed è per questo motivo che sono passati sei anni, ma da quest'anno è ufficiale. Siamo fieri ed orgogliosi della nostra Città e della sensibilità con cui ci si stia avviando verso un mondo a misura di animale, siamo felici di aver partecipato attivamente a questa modifica; gli animali non hanno voce, siamo noi la loro voce e quando c'è bisogno di farsi sentire, noi ci siamo. Nessuna battaglia è vana se lo scopo è nobile, gli animali hanno bisogno di tutti noi».
Dalla Spezia parte l'appello per le altre città e gli altri comuni: «Soprattutto vogliamo essere d'esempio per i cittadini che davanti ad un'ingiustizia, non si voltino dall'altra parte – concludono i volontari – Speriamo inoltre che questo possa essere un esempio anche per il Comune di Sarzana, dove ancora oggi si svolge la Fiera degli Uccelli, nonostante l'impegno delle associazioni animaliste che ogni anno partecipano pacificamente con un banchetto informativo contro l'uso e la vendita richiami vivi. Sembra inutile e superfluo, ma non lo è, specificare che sia contro natura non permettere di volare ad un essere nato con le ali proprio per solcare i cieli, inoltre, a questa Fiera si vendono richiami vivi ovvero uccelli che servono, con il loro meraviglioso canto, rinchiusi in micro gabbiette grandi quanto un foglio A4, a richiamare i propri simili per poter essere uccisi dai cacciatori».
Infine un'avvertenza per chi nel fine settimana parteciperà all'evento per San Giuseppe: «Ci sentiamo anche di consigliare ai nostri concittadini di non portare i propri cani alla Fiera, c'è tanta confusione, tanta gente, troppo e inutile stress per loro, lasciateli a casa».