Le api che da circa un mese “tenevano in scacco” il reparto di radiologia della Casa della Salute di Ladispoli, sul litorale laziale, sono state recuperate in sicurezza e trasferite in un luogo a loro più adatto, nelle campagne che circondano Roma.
A effettuare il delicato recupero è stato Andrea Lunerti, zoofilo e naturalista esperto apicoltore. Lunerti è stato chiamato dal personale della Casa della Salute, che si era accorto che le api erano riuscite a entrare e nidificare in un’intercapedine passando per la cavità che consente ai cavi del condizionatore di accedere al reparto di radiologia.
Impossibilitato ad aprire le mura perimetrali interne, rivestite di piombo, per raggiungere la colonia, Lunerti ha dovuto farsi strada dalle mura esterne: «È stato complesso – ha confermato – ho dovuto fare la massima attenzione a non urtare i delicati favi, pena l'attacco di massa e la complicazione delle operazioni di trasferimento». Ci sono volute ore di lavoro e non sono mancate le punture, ma alla fine la pazienza e l’esperienza hanno ripagato: le api sono stare recuperate e trasferite a Morlupo, nel rifugio di Lunerti stesso.
«Sono sane e salve – ha detto – e un po' del miele di Ladispoli ha addolcito i palati del personale della struttura, increduli del sapore e del profumo di fioritura dei vicini alberi di tiglio».
Si tratta del secondo complesso recupero effettuato da Lunerti in meno di un mese. A inizio giugno era stato sempre lui a scoprire un nido d’api da record composto da favi lunghi oltre 130 centimetri e abitato da più di 100.000 api a Castelnuovo di Porto, borgo che sorge a qualche decina di chilometri da Roma. Anche in questo caso le api avevano scelto, come luogo in cui stabilirsi, un’intercapedine, nello specifico quella di una villetta abitata da tre donne che ormai da cinque anni convivevano con gli insetti. Nel corso del tempo, però, il loro numero è salito vertiginosamente, tanto da rendere rischioso accedere al giardino. E così è partita la richiesta di aiuto verso Lunerti, specializzato nel recupero di sciami, che è arrivato sul posto con tutta l’attrezzatura necessaria per catturare le api e per smontare i favi.