Gli organizzatori dell'evento in cui si promuoveva una sfilata «in maschera dove chiunque volesse partecipare avrebbe potuto condividere la passerella vestito a tema con il proprio amico a 4 zampe» al Carnevale di Giulianova hanno cambiato la locandina della festa. Una prima segnalazione contraria alla manifestazione è giunta a Kodami da Giusy Branella, veterinaria e presidente di "Unica Beach".
L'associazione, che opera sul territorio in difesa degli animali, si è fin dal primo momento opposta alla sfilata, in quanto, come dichiara a Kodami la presidente: «Molti di questi animali provengono da situazioni difficili, come maltrattamenti o abbandoni dunque, porli al centro di una festa, circondati da rumori e pure travestiti, significa procurargli stress inutile. La percezione del divertimento è propria dell'essere umano: costringere un animale in una situazione caotica come quella del carnevale, in più sfilando con un vestito che potrebbe limitarlo nei movimenti, è per me inaccettabile».
E' stata l'associazione animalista "Zampe di Canalba", che si è occupata insieme ad altre associazioni dell'organizzazione del "Carnevale a 4 zampe", a diffondere sulla sua pagina Facebook una nuova locandina, chiarendo quali sono gli scopi della manifestazione: «Siamo associazioni dedite al salvataggio quotidiano di vite e alla lotta contro il randagismo. Insieme ad altre organizzazioni in tutta la Regione, abbiamo dato vita al Coordinamento Associazioni Volontari Abruzzesi Animali e Ambiente, unico nella storia, per dare voce alle nostre parole e a quelle degli animali indifesi. Questa giornata è un'opportunità preziosa per far trovare un nuovo e amorevole rifugio ai nostri cani adottabili e per discutere di queste realtà. Contrariamente a quanto affermato erroneamente sulla locandina, non saremo davanti alla musica con i cani e non ci sarà una competizione per la maschera più bella».
Contattati da Kodami, gli organizzato non hanno però voluto rilasciare dichiarazioni per «non alimentare ulteriori polemiche». La manifestazione, dunque, si farà, ma secondo quanto chiarito pubblicamente nel post suddetto in un modo che pare sembrare più adatto al rispetto degli animali e il cui scopo è la sensibilizzazione contro l'abbandono e il randagismo.
Su Kodami più volte abbiamo sottolineato quanto far indossare maschere o costumi possa essere fonte di stress per gli animali. Sono tante le variabili che entrano in gioco tra cui la tipologia di animale, l'individualità, il carattere e il grado di profondità della relazione che siamo riusciti a costruire con il nostro compagno di vita che devono essere il nostro faro in questo tipo di scelte che non devono sfociare mai in una situazione di disagio a fronte del nostro divertimento. In generale, come consgliano gli esperti, sono da evitare maschere, cappelli e vestiti che coprono testa, orecchie e coda, ne disturbano la mobilità e potrebbero impedire l'espressione delle emozioni.