Non esiste alcun verbale delle operazioni di uccisione dei 9 suini al Rifugio Cuori Liberi di Sairano avvenute il 20 settembre 2023. Con la sua ultima pronuncia anche il Tar ha preso atto della mancata redazione del verbale, su ammissione della stessa Ats di Pavia.
Le associazioni Progetto Cuori Liberi, LAV, LNDC Animal Protection e Vita da Cani, con la Rete dei Santuari di animali liberi chiedono quindi che venga fissata quanto prima l’udienza di merito al Tar per accertare tutte le responsabilità in capo all’Ats Pavia.
«Nella prossima udienza il Tar si pronuncerà su vari aspetti, compresa la mancata verbalizzazione degli abbattimenti – spiega a Kodami Bianca Boldrini, responsabile settore animali degli allevamenti Lav – Si tratta di una grave mancanza che svela la scarsa trasparenza dell'Ats».
La mattina del 20 settembre 2024 le Forze dell'Ordine con un blitz hanno rotto il cordone umano che da settimane proteggeva il Rifugio dall'ingresso dei veterinari.
Una volta entrati nella struttura i veterinari avrebbero usato sugli animali prima del narcotico e poi il tanax, un farmaco molto comune in questi casi che se non è preceduto da un sedativo può creare dolore nell'animale. Questo è quanto dichiarato sul posto dagli operatori dell'Ats, ma nessuno tra i gestori del Cuori Liberi però ha potuto assistere alle operazioni per verificare l'effettiva procedura. Gli attivisti speravano quindi di leggerla nero su bianco nel verbale per il quale avevano presentato richiesta di accesso agli atti, ma come ha confermato il Tar, non esiste alcun verbale.
«Il verbale non esiste ma secondo noi doveva essere redatto vista la delicatezza della situazione. La sua assenza a questo punto pone dei dubbi sulla trasparenza dell'operato dell'Ats Pavia», sottolinea l'attivista della Lav.
«Quello che è accaduto è di una gravità inaudita – continua – È lo specchio dell'insostenibilità del sistema alimentare basato sullo sfruttamento degli animali. Basta guardare il modo in cui sono stati trattati i maiale anche quando vengono tolti da contesti d'abuso. Il santuario è un presidio di legalità e come tale avrebbe dovuto essere trattato».
Ora starà ai giudici del Tar fissare l'udienza di merito. Un appuntamento con la giustizia molto atteso dagli attivisti, anche guardando al futuro di tutti i Santuari per animali in Italia. «È importante che quanto avvenuto a Sairano non accada di nuovo, quindi devono essere accertate tutte le responsabilità in capo all'Ats Pavia».