Per quanto il presunto avvistamento di un coccodrillo non sia stato ancora confermato, numerose voci provenienti dalla Sicilia continuano ad alimentare l'allerta emanata lo scorso 20 ottobre dal sindaco di San Giovanni Gemini Dino Zimbardo, nell'agrigentino, che con un'ordinanza ha vietato ai suoi concittadini di avvicinarsi al torrente Mancuso, dopo che un cittadino ha dichiarato di aver visto un animale molto simile al grosso rettile in zona.
Per confermare la presenza dell'animale, da diversi giorni i Carabinieri del nucleo Forestale starebbero controllando quindi il torrente Mancuso, il luogo in cui sarebbe stato visto per l'ultima volta il coccodrillo, sia con i droni che ispezionando personalmente gli alvi fluviali. Dopo un week end di ricerche, tuttavia, non sono state ancora trovate tracce del grande rettile che possano provare la sua reale esistenza e quindi confermare l'avvistamento.
Sconosciute al momento sarebbero anche le sue dimensioni e la sua posizione esatta, per quanto sembra improbabile che un coccodrillo possa muoversi velocemente all'interno del territorio di San Giovanni Gemini. La zona è prevalentemente montuosa e i torrenti autunnali della provincia di Agrigento sono in secca dopo mesi di siccità. A segnalare la possibilità che ci potesse essere un coccodrillo nei dintorni sono stati comunque anche i tecnici dell'ASP di Casteltermini, che hanno prontamente avvisato il sindaco Zimbardo dopo aver ricevuto a loro volta la notizia.
«Abbiamo lanciato l'allarme per prevenire ogni possibile rischio – ha spiegato Zimbardo ad alcuni quotidiani locali – Le attività di ricerca proseguono ma non sono semplici anche perché il torrente in cui è stato avvistato è abbastanza profondo e si trova in una zona abbastanza impervia. Dobbiamo ringraziare l’Azienda sanitaria provinciale, che ha immediatamente provveduto a comunicarci la segnalazione effettuata da una persona abbastanza attendibile, che peraltro è un cacciatore noto della zona».
Il sindaco ha anche espressamente richiesto con la sua ordinanza di "non alimentare, cacciare e/o catturare l'esemplare, trattandosi comunque di una specie minacciosa e protetta". Anche perché l'animale, qualora fosse davvero presente all'interno del territorio comunale, in teoria potrebbe essere fuggito da un circo o da un privato che deteneva illegalmente l'animale.
Mentre si attende di capire la possibile origine, oltre che la conferma della sua presenza, gli animalisti locali hanno sottolineato come questa non sia la prima volta che un coccodrillo viene avvistato tra i torrenti e i comuni della Sicilia. Ogni volta però tali avvistamenti si sono poi rivelati dei falsi allarmi, come il caso recente di un individuo a Trapani risalente al 2017. In quell'occasione, infatti, si trattava di uno scherzo realizzato realizzato posizionando un animale impagliato in mezzo alla strada e legato tramite un cavo a una macchina.
Anche a Brindisi, più di recente, si era diffusa una bufala simile, rivelatasi poi uno scherzo realizzato da una pagina satirica. È molto probabile che anche in questo caso si tratti di un falso avvistamento, ma per ora il comune di San Giovanni Gemini attende la fine dei sopralluoghi da parte degli esperti prima di far rientrare definitivamente l'allarme.