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17 Settembre 2022
18:00

Nei divorzi tra albatros la personalità gioca un ruolo chiave: ai maschi timidi succede più spesso

Gli albatros sono gli uccelli monogami per eccellenza, tuttavia capita anche a loro di divorziare. In una particolare popolazione di albatros urlatore ciò accade soprattutto se sei un maschio timido.

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Gli albatros sono il simbolo indiscusso dell'amore eterno. Maestosi ed eleganti, questi uccelli marini passano la maggior parte della loro vita in mare aperto, ma quando arriva il momento di metter su famiglia, tornano sempre dal proprio amato partner, con cui possono trascorre anche oltre 50 anni di felice vita di coppia. O almeno quasi sempre, perché anche ai pennuti monogami più romantici del mondo può capitare di divorziare. E a quanto pare, secondo un nuovo studio unico nel suo genere, in una particolare popolazione di albatros urlatori c'è un fattore che può essere determinante per un'eventuale separazione: la personalità.

Nello studio rentemente pubblicato su Biology Letters, i ricercatori hanno dimostrato che tra gli albatros urlatori (Diomedea exulans) che vivono a l'Île de la Possession, l'isola principale dell'arcipelago sub-antartico delle isole Crozet, essere un maschio timido e un po' timoroso, aumenta le possibilità di essere mollati dalla propria compagna a favore di un nuovo partner più audace e coraggioso. Si tratta della prima volta in assoluto che viene dimostrato un collegamento tra la personalità individuale e il divorzio in un animale selvatico.

Per un animale monogamo, perdere il proprio partner può avere conseguenze nefaste sulle possibilità di sopravvivere e riprodursi. A lungo andare, tutto ciò potrebbe persino avere ripercussioni sull'intera popolazione, come ha dimostrato un altro recente studio che è riuscito a correlare l'aumento del tasso di divorzi negli albatros sopracciglineri con la crisi climatica. Ma per i maschi di albatros urlatore che invece vivono a Possession, essere molati non dipende dallo stress causato dall'aumento delle temperature, ma bensì dalla propria indole.

Questa particolare popolazione è stata al centro di uno monitoraggio costante a lungo termine che risale addirittura agli anni 50, per cui avendoli seguiti a ogni stagione riproduttiva, i ricercatori possiedono una mole enorme di dati relativi agli accoppiamenti, al successo riproduttivo e alle vite amorose di quasi ogni singolo individuo. Analizzando tutti divorzi avvenuti in questi anni, gli autori dello studio hanno quindi scoperto i maschi più timorosi e insicuri avevano molte più probabilità di essere mollati rispetto a quelli più intraprendenti e "aggressivi".

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Gli albatros urlatore restano solitamente insieme per tutta la vita, che può durare anche oltre 50 anni

Per riuscire a calcolare l'audacia e il coraggio degli albatros, i ricercatori hanno misurato le reazioni degli uccelli a un essere umano che si avvicina al nido fino a una distanza di circa 5 metri. A ogni individuo è stato quindi assegnato un punteggio a seconda di come reagiva: se un uccello restava immobile riceveva punteggio zero (timido), mentre se si allertava, alzava la testa o si alzava sulle zampe, otteneva invece il punteggio più alto (audace). Ma perché se sei un albatros timido ci sono maggiori probabilità di essere mollati?

Secondo gli studiosi, che inizialmente immaginavano sarebbe emerso esattamente il contrario, è molto probabile che i maschi più schivi siano "invogliati" a lasciare la propria partner dall'audacia e dall'aggressività di quelli più intrepidi e "bellicosi", avvantaggiati quindi nella competizione territoriale e sessuale per la conquista delle femmine. E per quanto riguarda invece il sesso femminile? Dalle analisi non è emerso alcun tipo di relazione tra la personalità e i tassi di divorzi, probabilmente perché le femmine riescono molto più facilmente dei maschi a trovare un compagno, indipendentemente dal loro carattere.

Tutto ciò accade in questa particolare popolazione anche per un altro motivo: la colonia di Île de la Possession è composta da un numero molto più elevato di maschi che femmine. Questa insolita proporzione sbilanciata verso un solo sesso, è causata dal fatto che le aree marine dove si nutrono le femmine si sovrappongono a quelle dei pescherecci. Per cui i tassi di mortalità femminile causati dalle catture accidentali nelle reti o negli ami da pesca sono, purtroppo, molto più alti.

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Anche l’albatros urlatore è purtroppo seriamente minacciato di estinzione a causa delel catture accidentali negli strumenti da pesca e per l’inquinamento da plastica

Di conseguenza, poche femmine e tanti maschi rendono particolarmente accesa e movimentata la competizione per la conquista di una compagna, ed è perciò molto probabile per un maschio trovarsi di fronte a un terzo incomodo "arrabbiato" e rimasto senza una partner durante la stagione riproduttiva. Secondo gli autori, sono propri queste insolite e particolari dinamiche di popolazione a rendere la personalità un fattore chiave nelle dinamiche di coppia, tuttavia è altamente probabile che tutto ciò accada anche in altre popolazioni e e persino in altre specie.

Questo studio unico nel suo genere, potrebbe rivelarsi molto importante per comprendere meglio le dinamiche di popolazione e le capacità di resilienza in questa specie, permettendo così di tutelarla in maniera più efficace. Come altri albatros e uccelli marini, anche quello urlatore rischia seriamente l'estinzione a causa delle catture accidentali in ami e reti da pesca e dell'inquinamento da plastica. Il alcune specie è stato stimato un declino numerico addirittura di circa il 5-10% ogni anno. Anche se rari quindi, i divorzi potrebbero avere a lungo termine effetti molto negativi sulla popolazione ed è perciò indispensabile capire quando, come e perché avvengono.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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