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18 Ottobre 2023
13:14

Negli Stati Uniti 21 specie non saranno più protette perché ormai definitivamente estinte

Il Fish and Wildlife Service degli Stati Uniti ha eliminato 21 specie dalla legge che tutela piante e animali minacciati di estinzione. Queste specie sono ormai definitivamente estinte e la loro rimozione rappresenta un campanello d’allarme sull’importanza di continuare a tutelare la biodiversità in pericolo prima che sia troppo tardi.

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Il Fish and Wildlife Service degli Stati Uniti ha rimosso 21 specie tra piante e animali dall'Endangered Species Act, la più importante legge americana per la protezione e la conservazione delle specie in pericolo di estinzione. Il motivo? Secondo l'agenzia che si occupa della gestione e della tutela della fauna selvatica non ha più senso proteggere queste specie, poiché sono ormai definitivamente estinte. La maggior parte di questi animali, tra cui uccelli, pesci e molluschi, erano inseriti nell'elenco dell'ESA dagli anni 70 e 80, quando però molto probabilmente erano già ormai a un passo dall'estinzione, se non addirittura estinte sin dal momento dell'inserimento.

«La protezione federale è arrivata troppo tardi per invertire il declino di queste specie, ed è un campanello d'allarme sull'importanza di conservare le specie in pericolo prima che sia troppo tardi – ha dichiarato Martha Williams, direttrice del Fish and Wildlife ServiceMentre quest'anno commemoriamo i 50 anni dell'Endangered Species Act, ci viene ricordato ancora una volto lo scopo di questa legge, che deve essere una rete di sicurezza che ferma il viaggio verso l'estinzione. L’obiettivo finale deve essere recuperare queste specie, per far sì che non abbiano più bisogno di essere protette».

Tra le specie animali estinte e rimosse dall'ESA troviamo la volpe volante di Guam (Pteropus tokudae), un piccolo pipistrello endemico dell'isola da cui prende il nome e di cui si sono perse le tracce negli anni 80, e la parula di Bachman (Vermivora bachmanii), un passeriforme dal piumaggio giallo brillante e che un tempo era molto comune in Florida, nella Carolina del Sud e in altri stati del sud. Per questa specie l'ultimo avvistamento accettato dagli esperti risale all'agosto del 1988, anche se esistono osservazioni molto più recenti che, tuttavia, non vengono ritenute attendibili.

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Una delle ultime parule di Bachman, un maschio fotografato nel 1958 da Jerry A. Payne

Completano la lista, la cui revisione era stata avviata e proposta nel settembre 2021, altre nove specie di uccelli, otto specie di cozze d'acqua dolce che un tempo si trovavano nei ruscelli e nei fiumi dalla Georgia all'Illinois e due specie di pesci d'acqua dolce. Restano protette invece due specie che erano state inizialmente proposte per la rimozione, ovvero una pianta simile alla menta endemica delle Hawaii (Phyllostegia glabra lanaiensis), e soprattutto l'ormai leggendario picchio beccoavorio (Campephilus principalis), per cui l'FWS continuerà ad analizzare e rivedere le informazioni disponibili prima di decidere.

Tra le specie più simboliche e appariscenti degli Stati Uniti, questo enorme picchio è diventato nel tempo una sorta di animale mitologico, simbolo di tutte le specie estinte che non vogliamo accettare di perdere definitivamente. Il picchio beccoavorio era stato infatti già dichiarato estinto nel 1944, quando avvenne l'ultimo avvistamento accertato in Louisiana. Nei decenni successivi, però, diverse segnalazione mai però confermate hanno fatto credere che potesse essere "riscoperto", incoraggiando numerose e incessanti ricerche tra gli Stati Uniti sudorientali e Cuba, che tuttavia non hanno mai dato alcun frutto.

Ancora oggi il dibattito sulla possibile sopravvivenza di questo uccello fino ai giorni nostri alimenta discussioni anche molto accesse sia tra semplici appassionati che tra gli esperti. Alcuni ricercatori sono più che convinti di aver ritrovato il picchio dal becco avorio e continuano a proporre studi, resoconti e report per avvalorare la loro tesi. Tuttavia, a oggi non è stata mai fornita alcuna prova incontrovertibile della sua esistenza, come fotografie, filmati o registrazioni audio, e la quasi totalità degli ornitologi è convinta che la specie sia ormai definitivamente estinta.

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Una coppia di picchi beccoavorio fotografati in Louisiana da Arthur A. Allen nell’aprile del 1935

L'annuncio del Fish and Wildlife Service arriva nel cinquantesimo anniversario dell'ESA, convertita in legge dal presidente Richard Nixon il 28 dicembre del 1973. Nel corso dell'anno, il Dipartimento degli Interni continuerà a sottolineare l'importanza dell'ESA nel prevenire l'estinzione delle specie in pericolo, nel promuovere il recupero della fauna selvatica e conservare gli habitat a rischio da cui dipendono.

L'ESA è stata infatti molto efficace e ha il merito di aver contribuito a salvare dall’estinzione circa il 99% delle specie elencate. Finora, infatti, più di 100 specie di piante e animali sono state cancellate dalla lista perché recuperate o riclassificate in base al miglioramento del loro stato di conservazione. Molte altre centinaia sono invece stabili o in netto miglioramento, grazie alle azioni di tutela portate avanti in collaborazione con le popolazioni locali, le agenzie federali, statali e i governi locali, e con le organizzazioni ambientaliste.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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