Sirio e Penelope sono una coppia di preziosissimi falchi lanari, una delle specie a maggior rischio estinzione in Italia. Proprio per questo sono tra i protagonisti principali del progetto Europeo LIFE LANNER, un importante progetto di conservazione che punta salvare questa rara specie anche grazie alla riproduzione in cattività. E da questa coppia sono finalmente nati i primi due pulli della stagione, che presto andranno a rinfoltire i pochi individui rimasti liberi in natura.
In questa nuova stagione riproduttiva, in realtà, all'interno delle strutture del CRAS lago di Vico, hanno deposto le uova due diverse coppie di lanari. Si tratta di un altro grande passo in avanti per il progetto LIFE, che vede l’Ente Monti Cimini–RN Lago di Vico come capofila, e che ha tra i suoi scopi principale proprio la riproduzione in cattività di alcune coppie di lanario, con l'obiettivo finale di poter liberare in natura per il ripopolamento i giovani. Nonostante questi risultati, però, le difficoltà restano molte.
La prima coppia oramai storica, Gea e Atlante, che aveva deposto anche nella scorsa annata riproduttiva, quest’anno ha prodotto tre uova: due purtroppo erano non fertili, mentre il terzo è riuscito a schiudersi. Malauguratamente, però, il pullo è nato con evidenti difficoltà ed è purtroppo morto al quinto giorno di vita. La nuova coppia formata da Sirio e Penelope, invece, ha deposto per la prima volta quest’anno e ha prodotto ben quattro uova. Di questa covata, tre si sono schiuse, mentre la quarta è risultata non fertile.
Delle tre uova, una si è aperta con difficoltà e il pullo è purtroppo morto al terzo giorno di vita. Tutte le dinamiche di mancata fecondazione, nascite con difficoltà dei piccoli e morti precoci, rientrano nelle normali dinamiche che possono accadere al nido e dimostrano quanto difficoltà occorre affrontare per tutelare questa specie. Per facilitare al massimo le nascite in condizioni favorevoli e controllate, però, tutte le uova vengono rimosse dai nidi al 20° giorno di incubazione naturale, sostituite sotto la madre con uova finte e posizionate all'interno di un'incubatrice nella stanza nursery del CRAS appositamente allestita.
I due piccoli nati della nuova coppia sono stati poi rimessi nel nido insieme ai genitori all'ottavo giorno di vita e attualmente sono fortunatamente inottime condizioni. Rimarranno al nido fino al 28/30° giorno, quanto saranno poi spostati in apposite box per prepararli finalmente alla liberazione. Queste nuove nascite, nonostante le difficoltà, contribuiranno a mettere a punto programmi di riproduzione e liberazione di lunga durata sempre più affidabili, tutti volti ovviamente alla salvaguardia dall'estinzione di questo raro falco, il cui status di conservazione resta tra i più critici.
In Italia, infatti, le coppie nidificanti di lanario sono ormai ridotte a poche decine e hanno subito un declino fortissimo nel giro di pochi anni. Simile al pellegrino per aspetto, il falco lanario (Falco biarmicus) è molto più schivo ed esigente rispetto al "cugino", che ha invece imparato a colonizzare anche gli ambienti urbani e le grandi città. Soffre molto la perdita di habitat e il degrado ambientale e anche le catture e le uccisioni illegali lo stanno spingendo sempre più verso l'estinzione come nidificante.