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5 Maggio 2023
13:01

Nate quattro cicogne dalla coppia “mascotte” del progetto di ripopolamento in Calabria

Nella notte tra il 27 e il 28 marzo la coppia di cicogne di Luzzi ha deposto il primo uovo, e nei giorni successivi sono stati deposti gli altri tre. Il primo cicognino è nato il primo maggio, il quarto il 5 maggio.

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Lieto evento a Luzzi, in provincia di Cosenza: nel nido delle cicogne bianche monitorate dalla Lipu di Rende sono nati ben 4 cicognini che in questi giorni sono accuditi dai genitori in attesa di essere abbastanza grandi da spiccare il volo. Le nascite sono state immortalate dalla webcam che la Lipu ha posizionato su uno dei 34 nidi di cicogna bianca presenti in Calabria, riattivata in coincidenza con l’arrivo della coppia dai quartieri di svernamento africani.

Il nido sorge all’interno del terreno di una società agricola della valle del Crati, una delle zone tutelate dalla Lipu nell’ambito del progetto “Cicogna bianca Calabria”, lanciato nel 2002 per favorire il ritorno di questo migratore, che mancava dall’Italia e dalla Calabria da oltre 500 anni, nella regione. Proprio a questo scopo, grazie a una collaborazione con e-distribuzione sono state installate delle piattaforme su pali e tralicci che fungessero da nidi artificiali tra le province di Cosenza, Crotone e Catanzaro, un’iniziativa che ha dato i risultati sperati: dal 2003 a oggi in Calabria sono nate 760 cicogne, le ultimi proprio nei giorni scorsi.

Quest’anno gli uccelli hanno iniziato ad arrivare nella regione già a partire dai primi di febbraio, con i volontari Lipu che li hanno avvistati nella Piana di Sibari, nella Valle del Crati e in quella del Neto. Nella notte tra il 27 e il 28 marzo la coppia di cicogne di Luzzi ha deposto il primo uovo, e nei giorni successivi sono stati deposti gli altri tre. Il primo cicognino è nato il primo maggio, il quarto il 5 maggio: «Il piccolo è venuto alla luce alle 21:41 dopo un’incubazione di 30 giorni, benvenuto – hanno annunciato dalla Lipu – Ora i 4 cicognini dovranno crescere in fretta, incrociamo le dita e speriamo vada tutto bene, tra 2 mesi lasceranno il nido».

Proprio alla luce del periodo così delicato per questi migratori, l’associazione ha rinnovato l’appello già lanciato qualche settimana fa a non disturbare i nidi, mettendo in guardia in particolare dall’utilizzo dei droni. Nel mese di aprile, infatti, hanno iniziato a circolare in Rete foto di nidi di cicogne fotografati con droni a pochi metri di altezza, iniziative che  potrebbero rivelarsi estremamente pericolose per i volatili. Che potrebbero essere spinti ad abbandonare il nido per lo spavento, lasciandosi così dietro i pulli nati da poco, con il rischio che si gettino nel vuoto.

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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