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6 Giugno 2022
17:51

Musa, la segugia scappata tra i binari, è tornata a casa. Said Beid: «Sta bene, ma ha rischiato tanto»

C’è voluto quasi un mese prima che Musa potesse riabbracciare la sua famiglia. La cagnolina era scappata il 15 maggio dalla sua casa nel quartiere dei Navigli, a Milano, ed è stata ritrovata dal pet detective Said Beid. Che mentre recuperava Musa dai binari ha salvato anche un gatto da un tetto.

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C’è voluto quasi un mese prima che Musa potesse riabbracciare la sua famiglia. Un mese molto faticoso sia per la sua pet mate disperata dal momento in cui la cagnolina si era allontanata da casa ma soprattutto per lei, impaurita e dispersa in una città dove il caos regna costante, per non parlare dei pericoli.

Musa è un simil segugio di taglia piccola scappata il 15 maggio dalla sua casa nel quartiere dei Navigli, a Milano, che è stata ritrovata dal "pet detective" Said Beid, ormai conosciuto in tutta la Penisola per le sue capacità di recuperare animali dispersi anche quando sono molto spaventati e per nulla propensi a farsi avvicinare.

Proprio come è stato con Musa: «Era davvero terrorizzata, poverina. Si era nascosta tra i binari del quartiere di Porta Romana, non proprio vicinissimo ai Navigli, di strada ne aveva anche fatta e per chi non la conosce non è certo una strada di campagna, le macchine sfrecciano come matte», racconta Beid a Kodami.

Ma Musa, fortunatamente, era riuscita a non farsi investire trovando poi riparo e lì sotto non cercava altro che di mettersi al sicuro in un luogo che, però, è tutt’altro che sicuro.

«E' un posto rischioso non solo per i mezzi ma anche per la presenza di personaggi tutt'altro che raccomandabili. In ogni caso, c’è voluto qualche giorno prima di riuscire a conquistarmi la sua fiducia e di riuscire ad avvicinarla. Anche perché era difficile anche per me  muovermi in uno scalo ferroviario attivo abitato, lo ripeto, da persone che non amano avere sconosciuti in giro».

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L’unico obiettivo però era mettere in salvo Musa. «Come faccio solitamente, dopo alcuni giorni di monitoraggio diurno e sopratutto notturno con l’utilizzo di foto trappole, visori e telecamere ad infrarossi, sono riuscito a identificare la sagoma del cane. A quel punto ho agito col cibo, mettendoglielo sempre più lontano dai binari, in modo almeno da toglierla dal pericolo più grande. Cosa che ha funzionato, anche se all'inizio lei si avvicinava per mangiare, ma molto guardinga, si guardava intorno, prendeva un pezzettino e scappava subito».

Poi venerdì 3 giugno, finalmente, il recupero con immensa gioia di Beid e, chiaramente, della pet mate che, trascorsi tutti quei giorni, ormai quasi non sperava più di poter rivedere la sua compagna  di vita. «Musa sta bene, traumi fisici non ne ha subiti. È chiaro che per quelli più psicologici dovrà fare un percorso di recupero un po’ più lungo che l’aiuti a superare i suoi timori, che ancora, ma è passato davvero poco, sono evidenti».

Beid, però, durante la missione, non ha salvato solo Musa: «Mentre ero lì che cercavo di monitorare la cagnolina, mi sono accorto che sul tetto di un condominio di fronte appariva e scompariva un gatto. Informandomi sugli animali dispersi in quella zona sono venuto a sapere che un micio era scomparso da casa dal 23 maggio e quindi, ormai, era lì da quindici giorni. Fortunatamente aveva trovato la solidarietà nell’inquilino della mansarda che era riuscito a dargli da mangiare. Bé, neanche a dirlo, sono andato a salvare anche lui. Una volta recuperato l’ho portato da Mondo Gatto affinché lo potessero riunire alla sua famiglia. Ma la sua famiglia non era affatto preoccupata, anzi: ne aveva già preso un altro e lui non lo hanno più voluto».

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Il micio però ha trovato subito una nuova famiglia: «Al contrario di questa gente che prende animali senza alcuna consapevolezza, il gatto ha trovato le braccia aperte del ragazzo che gli dava da mangiare e che probabilmente si era già un po’ legato a lui. Affetto assolutamente contraccambiato».

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Simona Sirianni
Giornalista
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