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3 Ottobre 2023
15:42

Murales in memoria dell’orsa Amarena: «Teniamo vivo il suo ricordo»

Un nuovo murales è stato realizzato a Cansano, provincia dell'Aquila per ricordare Amarena, l'orsa simbolo del Parco nazionale d'Abruzzo, uccisa a fucilate la notte del 31 agosto.

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Un nuovo murales è stato realizzato per ricordare Amarena, l'orsa simbolo del Parco nazionale d'Abruzzo uccisa da un colpo di fucile mentre si trovava in un pollaio di San Benedetto dei Marsi.

A realizzarlo è stato Nicola Di Totto, professionista nel mondo della comunicazione digitale che nel panorama della street art è conosciuto come Dueneko. Il murales è apparso a Cansano, piccolo centro in provincia dell'Aquila dove è stato accolto con grande entusiasmo dai cittadini.

Sentito da Kodami Dueneko spiega: «Amo la natura, la montagna e l'Abruzzo. Il messaggio principale è legato alla memoria di tenere vivo il ricordo di Amarena e all'amore che l'Abruzzo ha verso l'orso e tutti gli animali, non solo in termini turistici ma con uno spirito di rispetto reciproco tra persone e animali».

Un sentimento chiaro anche nella didascalia che accompagna le immagini dell'opera dello street artist: «È un invito alla riflessione attraverso un semplice messaggio in ricordo di Amarena, con un titolo a forma di domanda indiretta: "se credi…" – ha spiegato l'artista – Se credi di poter cambiare il mondo, come lo faresti? È quello che ho pensato mentre dipingevo ed è quello che chiedo a tutti voi. È difficile lo so, ma non impossibile».

Il disegno è un inno d'amore nei confronti dell'orsa abruzzese che la notte del 31 agosto 2023 ha lasciato orfani due cuccioli di circa 8 mesi che stanno ripercorrendo gli spostamenti fatti con la madre e la cui lotta per sopravvivere in natura sta tenendo tutta Italia col fiato sospeso. Anche loro sono protagonisti insieme alla madre del murales "L'amore dell'Abruzzo". L'opera è stata realizzata sulla parete di una palazzina privata i cui proprietari della famiglia Colantonio hanno concesso l'uso a Di Totta.

«Si sono incontrate due parti interessate a questa vicenda: oltre a me è stata importante la famiglia Colantonio che ha anche finanziato l'acquisto del cestello, strumento necessario per realizzare l'opera», aggiunge Dueneko.

Si tratta solo dell'ultimo murales in ordine di tempo dedicato all'orsa marsicana più famosa del Parco. Amarena, ben prima di morire era infatti nota proprio per la sua prolificità. Nel 2020 è riuscita a portare all'indipendenza per 4 cuccioli, un vero record e una speranza straordinaria per la sottospecie dell'orso marsicano, la più rara al mondo che oggi conta tra i 50 e i 60 individui.

Ma Amarena era ben nota anche per le sue scorribande in paese, spesso proprio mentre era in compagnia dei suoi piccoli. Il suo girovagare tra le cittadine abruzzesi aveva portato l'orsa a farsi conoscere dai cittadini e delle amministrazioni locali che nel corso degli anni per renderle omaggio le hanno dedicato opere di street art.

È successo a Villalago, dove proprio all'ingresso del paese è presente un murales che ritrae Amarena con i suoi piccoli del 2020. Proprio qui il sindaco Fernando Gatta ha voluto rendere Amarena cittadina onoraria della città, perché, come aveva spiegato a Kodami: «Per noi era una cittadina a tutti gli effetti».

Amarena
Il murales per Amarena realizzato a Villalago

Anche a San Sebastiano dei Marsi è apparso un murales realizzato dal tatuatore romano Nicolò Rusty dedicato all'orsa. Un'opera che ha lasciato una traccia importante tra i cittadini.

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Il murales di Nicolò Rusty a San Sebastiano dei Marsi

È questo infatti l'ultimo paese dove Amarena è stata avvistata con i suoi piccoli poco tempo prima di essere uccisa.

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Non tutti i graffiti però inneggiano all'amore verso l'orsa. Quello realizzato a San Benedetto, dove Amarena è stata uccisa, non è un inno d'amore ma di morte. Ritrae infatti uno scheletro vestito da cacciatore che punta il fucile contro se stesso. Un chiaro riferimento all'uomo che ha sparato il colpo fatale all'orsa.

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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