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24 Agosto 2023
11:47

Muoiono per salvare il cane caduto in un fiume in Valmalenco

Sono state trovate morte le due donne che ieri sera si sono tuffate nelle acque del ghiacciaio Fellaria in Valmalenco per salvare il loro cane. Nulla si sa ancora della sorte dell'animale.

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Veronica Malini e Rosa Corallo

Sono state trovate morte le due donne che ieri sera si sono tuffate nelle acque del ghiacciaio Fellaria per salvare il loro cane. Si tratta di Rosa Corallo e Veronica Malini, di 60 e 54 anni, che ieri mattina si sono incamminate lungo il sentiero Marson che conduce al ghiacciaio della Valmalenco. Le due si sono gettate nel torrente per portare in salvo il cane di Rosa, ma le acque gelide a un'altezza di 2.500 metri, hanno preso il sopravvento su entrambe.

Sul posto sono intervenuti gli operatori del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza e di Sondrio con i Vigili del fuoco e i volontari del Soccorso Alpino della VII Delegazione di Valtellina e Valchiavenna. Nonostante le ricerche non c'è stato nulla da fare: il primo corpo è stato trovato questa mattina presto e recuperato dalle squadre di soccorritori, il secondo è riemerso poche ora dopo. I Vigili del Fuoco, raggiunti da Kodami, fanno sapere che il cane non è stato ancora trovato.

A segnalare il tragico episodio è stata la guida che era con loro in quel momento e che le stava accompagnando sul sentiero. Secondo le prime ricostruzioni il cane è caduto in acqua e Rosa si è gettata immediatamente per salvarlo, e subito dopo Veronica l'ha seguita per aiutarla. Corallo e Malini erano molto amiche e condividevano la passione per le escursioni, come si vede dalle tante foto presenti sui loro social che raccontano di estati divise tra mare e montagna, sempre insieme agli amatissimi compagni animali.

Rosa Corallo e Veronica Malini

Al momento i Vigili del Fuoco non hanno novità sul cane disperso, proseguono le ricerche dell'animale. I corpi di Rosa e Veronica nel frattempo sono stati portati all'obitorio dell'ospedale civile di Sondrio, a disposizione della Procura di Sondrio.

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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