Il Munchkin, anche detto Gatto Bassotto, è una razza molto recente basata sulla ereditabilità di una mutazione spontanea che inibisce la crescita delle ossa lunghe, conferendo al gatto un aspetto speculare a quello del cane bassotto. Il rischio che la mutazione possa provocare anche altri tipi di alterazioni, sia fisiche che comportamentali, ha portato numerose associazioni a non riconoscere la razza per non incoraggiarne l'allevamento.
attività e socialità
- Bisogno di movimento2
- Giocosità2
- Indipendenza1
- Riservatezza1
- Tendenza a miagolare1
cure e salute
- Cura del pelo1
- Salute generale1
- Malattie ereditarie3
Data e luogo di origine: 1991, New York (USA)
Aspetto fisico: Gatto medio, con zampe corte, struttura muscolosa, petto ampio, femmine generalmente più piccole, testa arrotondata con orecchie medie, ampie alla base e piazzate alte sulla testa, occhi a mandorla, profilo leggermente incurvato, mantello medio-corto o semi-lungo a seconda della variante
Peso: 3,5-6kg per i maschi – 3-5kg per le femmine
Temperamento: Gentile e giocoso
Incroci con altre razze: Gatti domestici a pelo lungo o corto
Standard: TICA
Origine e storia
Il Munchkin deriva da una mutazione spontanea che più volte è apparsa nella storia evolutiva del gatto, senza essere premiata dalla selezione naturale perché, probabilmente, non funzionale alla sopravvivenza. Questo non ha evitato che nel 1983 tale Sandra Hockenedel si imbattesse in una gatta a zampe corte incinta e la facesse diventare la fondatrice del suo programma di allevamento destinato a creare la razza. La prima (e a lungo l'unica) associazione ad averla accettata è stata TICA nel 1994 e, dopo un periodo di valutazione durato fino a maggio 2003, è stata anche ammessa ai campionati. In Europa gode di un'ammissione solo preliminare presso World Cat Federation (WCF), mentre è stata messa al bando da FIFé e altre federazioni a causa dei forti sospetti che la condrodisplasia responsabile per le zampe corte causi altri tipi di problematiche, non solo psicofisiche a carico del gatto, ma anche etiche e di responsabilità dell'uomo nei confronti di una mutazione che la selezione naturale ha sempre deciso di scartare.
Aspetto fisico
Il Munchkin è un gatto di taglia media che può presentarsi a pelo corto oppure semi-lungo. È un gatto robusto e fermo sulle zampe corte, dovute ad una forma di condrodisplasia (nanismo). Il resto del corpo è proporzionato, la testa è rotonda con zigomi ben sviluppati, le orecchie sono alte sulla testa, larghe alla base e, nei semi-lunghi, con ciuffi alle estremità. Gli occhi a mandorla possono assumere vari colori, indipendentemente dal colore del mantello, il muso è prominente sotto un naso di media lunghezza e una leggera curvatura tra gli occhi.
Il mantello del Munchkin è idrorepellente sia nella versione corta che semi-lunga, dotato di sottopelo medio e dalla tessitura setosa e fluente sulla coda. Le femmine possono essere più piccole dei maschi. Le prime pesano mediamente attorno i 3-5kg, i secondi variano nell'intervallo 3-6,5kg.
In TICA è permesso incrociare il Munchkin con gatti domestici a pelo lungo e a pelo corto, una operazione che ha l'intento di ampliare la popolazione di razza.
Temperamento
Essendo una razza estremamente recente e ancora molto ibridata con i soriani domestici, è difficile definire un profilo univoco per descrivere il temperamento di un Munchkin. A livello di standard è richiesto che il gatto non sia né timido né aggressivo, anche se si accetta che possa esibire paura, cercare di fuggire o lamentarsi miagolando, ovvero comportamenti tipici di gatti preoccupati o spaventati.
Vista la vicinanza con il soriano domestico, ci si aspetta che il Munchkin sia un gatto che ha bisogno di esperire una socializzazione precoce verso l'essere umano per sviluppare un carattere aperto e fiducioso. Inoltre, adora i giochi di caccia, di esplorazione e di competizione con altri simili di cui si fida e con cui è in buoni rapporti. Ama arrampicarsi e saltare per quanto le sue zampe glielo consentano da un punto di vista fisico ed è un buon compagno di vita per chiunque se ne prenda cura rispettando i suoi bisogni e ricambiando una comunicazione onesta e attenta ai bisogni del gatto.
Più vivace e dinamico da piccolo, tende a maturare con il passare del tempo e a preferire giochi di esplorazione e attività di controllo del suo territorio piuttosto che lotte e dispute con i suoi conviventi.
Come tutte le razze recenti, anche il Munchkin è estremamente sensibile al processo di socializzazione. Questo significa che per favorire lo sviluppo di un carattere affettuoso con la famiglia e con i bambini è fondamentale che il gattino possa incontrare varie tipologie umane e farne esperienza sin dalle prime settimane di vita, il che gli consentirà di maturare quella fiducia indispensabile per diventare un ottimo compagno di vita e di giochi.
Nella relazione con gli altri animali la parola d'ordine dovrà essere sempre gradualità, ovvero permettergli di superare diffidenze e paure con i suoi tempi e senza pressioni esterne.
Salute e cura
Il Munchkin non è un gatto che richiede cure particolareggiate rispetto ad altre razze. Il mantello corto è di facile gestione attraverso spazzolate alla bisogna, il pelo lungo richiede un po' più di continuità nei periodi di muta ma, in generale, il pelo tende a infeltrirsi poco.
A causa della mutazione che provoca il nanismo, gli arti dei Munchkin possono incontrare problemi di sviluppo e andare incontro ad osteoartriti anche in età molto precoce (prima dei 6 anni), il che significa vivere in una condizione di dolore cronico. Inoltre, la mutazione accorcia lo sviluppo della ossa lunghe ma non modifica il comportamento del gatto. Questo significa che un Munchkin penserà “da gatto” come tutti e cercherà comunque di saltare – rischiando di mettere a repentaglio la salute delle giunture – pur non riuscendoci. La letteratura non si è ancora chiesta quale impatto psicologico e comportamentale abbia sui gatti questo tipo di handicap.
Oltre a questioni legate alla salute precaria dei Munchkin, un'altra criticità al suo allevamento è data dal fatto che la mutazione è provocata da un gene dominante (quindi basta una copia del gene per farla esprimere) a penetranza variabile. Questo significa che, oltre a provocare alterazioni non prevedibili nei cuccioli che nascono, può provare la morte di feti affetti.
Relazione e contesto ideale
Il Munchkin è un gatto che va adottato sapendo esattamente quello che si sta facendo, sia sul piano della salute che sul piano etico. Per quanto riguarda la salute, si dovrà sapere di dover convivere negli anni con lo spettro di una malattia che può progredire nel tempo e mettere il gatto in condizioni di vivere in una condizione di dolore cronico e di frustrazione sul piano comportamentale e, probabilmente, della comunicazione con altri gatti. Va da sé, infatti, che il gatto dovrà vivere in un ambiente che gli permetta di vivere con agio la usa disabilità: ad esempio, tutte le risorse dovranno essere posizionate a livello del pavimento, la casa dovrà essere arredata di passerelle o scalette a piccoli gradini per permettergli di salire di livello non potendo contare sui salti, l'accesso all'esterno dovrà avvenire in maniera controllata (cosa che nessun gatto ama), tenendo conto della difficoltà di darsi alla fuga in tempi efficaci.
Sul piano etico, va ennesimamente sottolineato che l'allevamento di razze che nascono con il solo obiettivo di legittimizzare la diffusione di una mutazione letale e potenzialmente così a rischio di provocare dolore, dovrebbe essere scoraggiato, come atto di resistenza e di ribellione ad una scelta scellerata. Fortunatamente, ad oggi sono numerose le associazioni di allevatori che rifiutano categoricamente di incoraggiare la selezione di questo tipo di mutazioni.