Multe da 25 a 500 euro per chi abbandona residui di cibo in modo disordinato in città per sfamare i gatti randagi. Lo ha disposto il sindaco di Cansano, Luca Malvestuto, con l’obiettivo di assicurare igiene e decoro per le vie del piccolo comune abruzzese senza per questo privare gli animali di assistenza e nutrimento.
Nell’ordinanza firmata nei giorni scorsi, Malvestito fa notare come «all’interno del centro abitato alcuni cittadini curano l’alimentazione dei gatti in libertà» e che «il cibo somministrato consiste spesso in resti di pasti umani, depositati direttamente sul suolo pubblico, senza effettuare la pulizia dei luoghi al termine della somministrazione, con grave pregiudizio del decoro urbano e dell’igiene pubblica». Poi chiarisce che «al fine di garantire il decoro e l’igiene pubblica la soluzione non è quella di vietare la somministrazione di cibo ai gatti randagi, ma piuttosto quella di responsabilizzare i cittadini a fornire agli animali una adeguata alimentazione, osservando le elementari norme di igiene pubblica».
Da qui le nuove disposizioni: è consentito alimentare i gatti che vivono in libertà in adeguati contenitori, con l’obbligo rimuoverli e smaltirli al termine della somministrazione, ed è obbligatorio pulire il suolo pubblico dai residui di cibo fuoriusciti dai contenitori. Gli animali inoltre possono essere alimentati solo con cibo secco da depositare all’interno dei contenitori, che dovranno essere prontamente rimossi, e mai lasciato direttamente sulle strade. Il divieto vale per tutti gli animali da affezione, anche quelli che vivono stabilmente in famiglia, proprio per tutelarne la salute e il benessere, e l’ordinanza stabilisce anche che i contenitori dell’acqua vadano tenuti costantemente puliti.
Nello stesso provvedimento, già entrato in vigore, il sindaco di Cansano invita inoltre i cittadini che curano l’alimentazione dei gatti in libertà «ad attivarsi per costituire le colonie feline. La costituzione delle colonie non comporta alcun impegno economico da parte del cittadino – sottolinea Malvestiti – gli interventi di controllo delle nascite e le profilassi sono a cura e spese dell’Asl».