Lo aveva sempre fatto, senza pensare evidentemente alle possibili conseguenze, ma questa volta al suo ritorno ad attenderla ha trovato una sorpresa: una donna di Vigo, città sulla costa nord-occidentale della Spagna, che aveva lasciato come al solito il suo cane Dalmata legato fuori dal negozio in cui era entrata «per pochissimi minuti» ad acquistare ciò che le serviva, tornata a riprenderlo ha dovuto fare i conti la Polizia Locale che l'aspettava per infliggerle una multa di 500 euro. Nessuna iniziativa personale delle autorità, ma semplicemente la conseguenza dell’entrata in vigore della cosiddetta Legge sul benessere degli animali approvata dal Governo iberico lo scorso marzo ed entrata in vigore il 29 settembre.
Una legge che, pur mirando a reprimere gli abusi sugli animali e prendendo di mira in particolare il maltrattamento e gli abbandoni, ha fatto molto discutere soprattutto per via dell’incoerenza di alcune norme scritte, a detta dei critici, in maniera poco chiara e controversa: infatti, nonostante i divieti e gli obblighi siano diversi, molti lasciano comunque spazio a interpretazioni che non vanno nella direzione desiderata. La nuova legge, infatti, permette agli zoo di continuare a utilizzare i mammiferi marini nei loro spettacoli con i delfini fino a quando moriranno. Esclude le corride, che quindi continueranno a essere considerate parte del patrimonio culturale spagnolo, ed esclude i cani da caccia, dopo le proteste di alcune comunità rurali che hanno fatto fare al Governo una rapida marcia indietro.
Il provvedimento, però, per quanto imperfetto e migliorabile, ha comunque il pregio di aver almeno mostrato una certa volontà a favore dei diritti animali: a partire dalla norma che ha permesso ai poliziotti di dare la multa alla signora di Vigo, ovvero il divieto di lasciare il proprio cane incustodito, legato o meno, negli spazi pubblici tra i quali un particolare accento viene posto sul supermercato o qualunque altro negozio, davanti ai quali le persone spesso e volentieri cedono all’abitudine malsana e pericolosa di lasciare il proprio amico legato ad aspettarli. In questo caso, con la nuova legge le multe possono arrivare fino a 10mila euro. Una norma più che corretta, che riconosce il rischio insito in quel «giusto il tempo di fare la spesa», tempo in cui invece, potrebbe accadere che qualche balordo porti via il cane, come non poche volte è accaduto, ma anche che il cane possa causare un danno, direttamente o indirettamente, a terze persone.
Sul lasciare incustodito il proprio animale, poi, il Governo ha ampliato oltremodo il raggio di azione della legge anche agli spazi privati vietando che i cani possano essere lasciati soli in casa per più di 24 ore, con un limite di 72 ore per le altre specie animali tale. Un rinforzo importante e soprattutto messo nero su bianco, anche se ad essere onesti il limite già solo di 24 ore come durata di tempo di solitudine appare decisamente troppo e del tutto inadeguato. La nuova legge, inoltre, prevede anche l'obbligo per i pet mate di frequentare corsi gratuiti su come prendersene cura responsabilmente, ma al momento questa norma non può ancora entrare in vigore per l’assenza di un regolamento, la cui approvazione rimarrà in stand-by almeno fino a quando non entrerà in carica un nuovo governo.
Insomma, nonostante la crescente sensibilizzazione della cittadinanza e il lavoro incessante delle associazioni animaliste, il controverso iter che ha avuto in ogni caso questa Legge descritta da molti come «un affronto alle radici, alle origini, alla cultura e persino all'identità spagnola», mostra come in Spagna la protezione degli animali sia una realtà ancora difficile da comprendere e da radicare nel tessuto sociale e come sia necessario intervenire con più coraggio senza lasciarsi condizionare da lobby e tradizioni che non hanno più motivo di esistere.