La sua famiglia di riferimento e la comunità del Premio internazionale fedeltà del cane di Camogli piangono Teo, cane meticcio premiato nel 2016.
Teo se ne è andato a 10 anni circondato dai suoi pet mate, Romy e Alessandro, e lasciando traccia del suo coraggio. Sei anni fa aveva sfidato un lupo per difendere il gatto Yubbi e proteggere la propria casa a Cairo Montenotte, in provincia di Savona.
La sua storia inizia in una cascina abbandonata dove il cagnone, dolce e coraggioso, viveva insieme ad altri animali nella campagna vicina alla casa dei suoi futuri per mate, che da tempo conoscevano la sua mamma. Era stata proprio la cagna a far capire a Teo il suo destino.
Un giorno, di ritorno dalla casa di Romy e Alessandro che la mamma cane frequentava per ricevere coccole e cibo e proprio per allattare il suo cucciolo, si ferma sul sentiero e con uno sguardo intima a Teo di non seguirla più, come a dirgli “questo è il posto per te”. Da quel giorno Teo non è mai più andato oltre quel punto. Passati quattro anni, il meticcio aveva maturato un vero senso di appartenenza al suo nuovo branco, composto da Romy, Alessandro e Yubbi, il gatto con cui divideva tutto, anche le pappe.
Una sera di marzo del 2016 Yubbi è in giro fuori casa quando all’improvviso Teo si drizza, scopre i denti fissando la porta e pochi secondi dopo il gatto terrorizzato si precipita in casa. Istintivamente Alessandro apre la porta per controllare fuori e Teo come una furia sparisce nella notte. Un susseguirsi di guaiti, latrati, un sordo ringhiare fa pensare alla classica zuffa tra cani. Alessandro fa un passo in quella direzione e dopo lo scatto della fotocellula si accendono le luci. Davanti a lui una scena inaspettata: Teo sta lottando con un lupo che alla fine si dilegua; passato il pericolo, Teo rientra in casa e si sdraia accanto al gatto.
«Un angelo a quattro zampe premiato nel 2016», scrive la conduttrice del Premio Internazionale Fedeltà del Cane di Camogli, Sonia Gentoso. «Un abbraccio stretto a Romy e Alessandro. Teo vi aiuterà anche a superare questo momento tanto difficile. L'amore vero, quello che non vi è mai mancato con Teo, resterà per sempre! Grazie Teo, a te e alla tua meravigliosa famiglia. Buon ponte».
L’idea del Premio fedeltà del cane nasce nel 1962. Un cagnolino, Pucci, abbandonato dalle sue persone di riferimento, arriva a San Rocco di Camogli e si affeziona ai bambini delle scuole elementari, aspettadoli al mattino sul piazzale della chiesa, li accompagna a scuola dove attende l’ora della ricreazione e la merenda che in parte andava a nascondere per il pasto della sera. E così ogni giorno, per oltre dieci anni. In memoria del cagnolino il signor Giacinto Crescini ebbe l’idea di istituire il premio, e parlandone col parroco di allora, don Carlo Giacobbe, riuscì a realizzarlo concretamente, collegando il premio alla Festa patronale di San Rocco che ha un particolare significato perché San Rocco è il protettore dei cani.
Nasce così la manifestazione e il comitato organizzatore che fissa per il 16 agosto 1962 la prima premiazione. Il premio, nato come regionale, diventa prima nazionale e successivamente internazionale e da allora, tutti gli anni, il 16 agosto, giorno di San Rocco, vengono assegnati i premi fedeltà.