«Una brutta malattia troppo forte e troppo veloce anche per lui, ieri sera ci ha portato via Nepal in poche ore». Così Andrea Scherini, 29enne di Sondrio appassionato di sci alpinismo e scalate, ha annunciato la morte di Nepal, il Cane Lupo Cecoslovacco che aveva adottato sette anni fa e che lo ha accompagnato in moltissime uscite alla conquista delle vette più alte d’Europa.
Nepal è morto all’improvviso il 9 maggio, stroncato da un tumore che si è diffuso talmente rapidamente da rendere inutile ogni disperato tentativo di salvarlo. Un dolore enorme non solo per Scherini, legatissimo a Nepal, ma anche per Cristina, la moglie, e per Alaska, la femmina di Cane Lupo Cecoslovacco che faceva parte del “branco”, come il 29enne ha sempre affettuosamente chiamato la sua famiglia.
Nepal è diventato famoso per avere conquistato un record mondiale: durante la su prima ascensione sul Monte Rosa, nel 2018, ha raggiunto la massima altitudine mai raggiunta da un cane toccando punta Zumstein, a 4563 metri.
Soprannominato “il cane alpinista”, da allora ha seguito Scherini su decine di come oltre i 4.000 metri, un’esperienza raccontata nel libro “Il mio amico Nepal” insieme con tante altre lezioni di vita: Nepal che scala a 3 mesi i primi 2.000 metri, Nepal che salva la madre di Andrea ferita in un bosco, che sta vicino al suo amico quando finisce un grande amore, che aiuta un bambino chiuso al mondo a causa delle sue sofferenze. Nepal che sorprende tutti, salendo oltre i 4.000 metri, e fa capire «che la felicità non è nel raggiungere la cima, ma nella gioia di arrivarci. Perché la vera libertà non è seguire traguardi sempre più alti, ma essere tutt’uno con le tue conquiste».
«Grazie per aver condiviso con me e con tutto il nostro branco questo bellissimo percorso di vita insieme – è stato il saluto di Scherini – Sei stato un amico sincero e fedele, e un grande maestro di vita, non ti dimenticheremo mai. Buon viaggio Nepal, continueremo a salire le montagne per sentirti un pò più vicino».