È morto il lupo che era stato trovato ferito nell'Avellinese dal personale dell'Anas, la società che gestisce la rete di strade statali in Italia. L'animale si trovava all'altezza del ponte Ofanto I, non lontano dalla strada statale 7 a Lioni. Dopo essere stato salvato, però, è morto però a causa delle ferite.
Il lupo, che è risultato essere un individuo di circa due anni, era visibilmente spaventato e aveva diverse fratture agli arti inferiori. Nonostante il tempestivo intervento dei Servizi Veterinari per lui non c'è stato niente da fare: è morto poco dopo il trasferimento al Cras. Lo confermano a Kodami le Forze dell'Ordine che hanno seguito la vicenda.
Dal primo esame condotto sul posto è emerso che il lupo aveva ferite e fratture agli arti arti inferiori. Solo i successivi approfondimenti veterinari potranno chiarire come se le sia procurate, e se nella vicenda sia coinvolto anche l'essere umano.
Purtroppo non è la prima volta che in Campania un lupo perde la vita in circostanza ancora da chiarire. L'ultimo caso si era verificato nel Matese, all'interno dei confini del Parco regionale, dove una lupa è stata uccisa con quattro colpi di fucile. Purtroppo però questo non sta accadendo solo in Campania e in Italia, ma in tutta Europa attraverso diversi piani di abbattimento attuati in diversi paesi.
Il ripopolamento di questa specie all'interno di aree dalle quali era quasi sparito ha riaccesso nella nostra specie l'atavica paura del lupo. Il risultato è che le richieste di abbattimento , e gli episodi di giustizia sommaria, si sono moltiplicati lungo tutto lo Stivale.
Sembrava fosse indenne almeno la provincia avellinese, che da sempre ha il lupo come simbolo e nume tutelare. A chiarire definitivamente se nel caso del lupo avellinese ci siano responsabilità umane saranno le indagini delle Forze dell'Ordine.