È morto Eduard, il gatto mascotte dei tifosi del Napoli e dell'Aicovis, l’associazione contro la violenza negli stadi. Eduard il "gatto sportivo" si è spento lasciando un vuoto tra i suoi tanti fan che insieme a lui hanno condiviso le gioie e i dolori del tifo azzurro.
A dare l'annuncio della sua scomparsa è stata la pagina ufficiale di Eduard su Facebook, aperta per lui dalla sua famiglia. Era diventato questo il luogo di ritrovo della community, prevalentemente partenopea come lui.
Nel messaggio di commiato rivolto a Eduard, la sua umana Aurora Cimmino ha voluto ricordarlo con una foto che raccoglie gli oggetti che meglio lo hanno rappresentato dentro e fuori dai social: l'immancabile stemma del Napoli; un piccolo pallone azzurro, suo gioco preferito; un berretto, per proteggersi dal freddo di cui soffriva. A sormontare il tutto, anche una colomba bianca, simbolo di pace.
«Eduà… Sono sicura che con Maradona farai dribbling bellissimi e un sacco di risate», è il saluto rivolto dagli utenti che costituivano il fedele pubblico del suo tifo.
La popolarità aveva condotto alla creazione di un vero e proprio merchandising con tanto di calendario targato "Eduard and friends". Tra questi amici non mancano celebrità del mondo dei quattro zampe campani come Nerone, il cane sindaco di Castellammare, in provincia di Napoli.
Il calendario, hanno spiegato le attiviste, per quattro anni ha contribuito proprio a supportare i volontari dell'Adda nella gestione dei randagi di Castellammare che hanno posato insieme a lui.
Ma Eduard era anche finito tra le statuine del presepe in mostra lungo la via dei pastori, San Gregorio Armeno a Napoli. Qui era stato ritratto insieme ai suoi beniamini Hamsik, Insigne e addirittura il presidente della società calcistica Aurelio De Laurentiis.
In queste ore il gatto Eduard è stato ricordato in molti modi: mascotte dell’Aicovis, e volto di campagne contro il bullismo e il maltrattamento degli animali. Ma prima di tutto, resta tifoso sfegatato del suo Napoli.