Sono morti il fantino e il cavallo che il 1 febbraio sono stati coinvolti in un incidente in pista all'ippodromo di San Rossore di Pisa. Si tratta del fantino polacco Dominik Pastuszka e del cavallo War Brave.
Durante la corsa War Brave ha urtato un ostacolo cadendo rovinosamente a terra. Anche il fantino è stato sbalzato violentemente al suolo, riportando trauma cranico ed emorragia risultati fatali. La situazione di entrambi è parsa subito disperata: il cavallo è morto sul posto, mentre Pastuszka, 34enne, ha lottato fino a domenica 4 febbraio.
«Non è corretto sempre definire questi episodi come delle fatalità. Se muore una persona in un cantiere è necessaria una indagine per scoprire se l’incidente poteva essere evitato e dunque se tutte le misure di sicurezza erano idonee. L’ippica è un lavoro non un hobby per fantino e cavallo», dichiara a Kodami Roberta Ravello, presidente di Horse-Angels, associazione impegnata nella tutela degli equini.
«Va accertato se la pista era idonea e ben manutentata, priva di buche e di altri fattori di rischio. Perché si tratta di morti bianche, e quindi è obbligatorio valutare la sicurezza della pista, sia per rispetto nei confronti delle vittime sia per prevenire futuri nuovi incidenti», conclude la Presidente.
Horse-Angels chiede quindi che vengano fatti approfondimenti volti ad appurare se quanto accaduto sia stato determinato da un problema di sicurezza della pista. La richiesta arriva in continuità con un'altra tragedia analoga verificatasi a gennaio del 2021, quando, sempre a San Rossore il fantino 22enne Pietro Alberto Brocca perse la vita a seguito di una rovinosa caduta da cavallo durante una corsa all'ippodromo.
Anche in quel caso il giovane fantino era stato portato in ospedale in codice rosso, dove era morto dopo tre giorni di agonia. In quel caso furono rinviati a giudizio 3 giudici di gara ai quali era stata imputata la negligenza nell'assicurare la sicurezza del circuito.