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24 Aprile 2024
19:26

Morta Skari, il cane da valanghe che in Veneto ha salvato innumerevoli di vite

È morta Skari, cane del Soccorso Alpino e Speleologico del Veneto. Nei suoi 10 anni di attività ha salvato innumerevoli vite con la sua conduttrice Nadia.

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È morta Skari, cane del Soccorso Alpino e Speleologico del Veneto. Nei suoi 10 anni di attività sempre al fianco della sua umana Nadia, Skari ha contribuito a salvare innumerevoli vite.

Skari e Nadia costituivano infatti una delle unità cinofile del servizio regionale del Soccorso alpino della Val Biois. «Ti ringraziamo per l'energia e la fatica, la forza e la giocosità, l'istinto e la disciplina. Buon ponte, piccola grande soccorritrice. Il nostro abbraccio a Nadia», è il messaggio mandato dai colleghi alla loro amica Skari.

Anche il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, è intervenuto per salutare Skari e rendere omaggio al suo lavoro: «Ha salvato vite, è sempre stata pronta nei soccorsi […] Un carattere docile e giocoso, quello di Skari, che a soli 3 mesi aveva iniziato il percorso da soccorritrice a Cesana Torinese con ottimi risultati. Nel 2014 era entrata nell'equipaggio Hems di Pieve di Cadore, per operare poi nell'Agordino. Lascia la sua padrona, Nadia, dopo una brevissima malattia».

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Skari era una Border Collie, una razza canina di origine scozzese tra le più conosciute e amate al mondo. Come tale adora stare con il suo umano di riferimento e fare cose insieme, ha bisogno della presenza e degli stimolati di una vita attiva. Questo cane ha soprattutto bisogno di persone dinamiche e di nuove sfide per mettersi in gioco, facendo insieme ogni tipo di attività.

Per salutarla dopo gli anni di onorato servizio, i suoi colleghi hanno scelto di salutarla che viene usata molto spesso per dire addio a un compagno canino: "Buon ponte dell'arcobaleno" . Spesso viene pronunciata in caso di morte di un animale per manifestare vicinanza, solidarietà e comprensione in un momento di grande dolore. Si tratta di una figura allegorica utilizzata per cercare di alleviare questo dolore e deriva da una leggenda che risale ai Nativi Americani. Lo spieghiamo in un video approfondimento di Kodami.

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Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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