Grosseto piange la morte di Sabrina Ciardelli, attivista per i diritti degli animali da anni impegnata nel volontariato sul territorio. Dipendente del bar dell’ospedale Misericordia, è morta a 58 anni in ospedale a causa di una malattia, lasciando un enorme vuoto nel mondo del volontariato animale della provincia.
A condividere la notizia della scomparsa di Ciardelli è stata la sezione di Grosseto della Lega Nazionale per la difesa del cane, con cui la donna ha collaborato prendendosi cura di moltissimi casi: «Oggi è un giorno davvero triste per tutti noi, una grande amica, una donna splendida, una meravigliosa adottante ed anche straordinaria volontaria, ci ha lasciati. Si rimane increduli di fronte ad un così ingiusto destino e non possiamo che pensare che il mondo oggi perde davvero troppo – è stato il commento – Negli anni ha reso felici tanti cani e gatti, tutti scelti tra gli ultimi, gli anziani, i rifiutati, gli abbandonati ed ha saputo dare loro una vita degna di essere vissuta e ricca di amore e gioia. Ci stringiamo alla sua famiglia, a sua sorella, ai suoi genitori, ai suoi cani ed alla sua gattina. Ciao Sabrina, grazie per tutto quello che hai fatto, lasci tanto amore e un ricordo indelebile in tutti noi».
Ciardelli era impegnata, in particolare, nell’aiuto e nella cura degli animali più fragili e in difficoltà, quelli coinvolti in situazioni al limite. È il caso del cane Peppino, rimasto in canile per 8 anni, senza occhi, e adottato proprio dalla donna: negli ultimi due anni trascorsi fuori da un box era riuscito a «vedere con gli occhi dell’amore e a vivere una vita degna», ricorda Bellone, volontaria dell’associazione Adotta un cuore randagio.
La volontaria condivide la vita con alcuni cani e una gatta, anch’essi adottati, e non aveva mai fatto mancare aiuto e supporto ad animali in difficoltà di cui riceveva segnalazioni, casi spesso disperati che anche grazie al suo contributo riuscivano, alla fine, a trovare una nuova famiglia o a trascorrere al meglio il loro tempo in rifugio: «Ti ricorderemo così Sabri – conclude Bellone – sempre in prima linea per loro, e noi porteremo nei giorni a venire quello che ci hai insegnato con la tua tenacia e forza».