È morta Helen, la gorilla più vecchia del Nord America e la seconda più vecchia del mondo. Helen aveva 64 anni e dal 2002 viveva nello zoo di Louisville, Stati Uniti, dove oggi le è stata praticata l'eutanasia a causa delle sue gravi condizioni di salute.
La vicenda della gorilla Helen è ancora più triste perché era stata prelevata dal suo habitat naturale in Camerun, nell'Africa occidentale, dove era nata nel 1958. Dopo la cattura è stata portata nello zoo di Lincoln Park e poi in quello di Louisville, dove ha trovato la morte dopo decenni trascorsi in cattività.
Helen era già sotto osservazione a causa delle sempre più precarie condizioni di salute da diversi mesi fino all'epilogo di oggi: il personale dello zoo ha preso la decisione di sottoporla all'eutanasia. I problemi per lei sono iniziati con l'artrite e con il sopraggiungere di sempre più consistenti tremori che la esponevano al rischio di cadute.
«Lasciare andare un gorilla speciale come Helen è molto difficile, ma spesso è l'ultima e migliore cosa che possiamo fare per i nostri animali – ha dichiarato il direttore dello zoo Dan Maloney – L'eccezionale longevità di Helen non è solo una testimonianza della sua costituzione personale, ma anche dell'eccezionale cura fornita dal suo team di guardiani e dal personale sanitario negli ultimi 20 anni. Helen era una delle nostre ambasciatrici più amate. Il suo fascino per i bambini umani ha deliziato le famiglie per decenni. So che i nostri amici e membri condivideranno la sua perdita e sentiranno molto la sua mancanza».
L'aspettativa di vita media di una femmina di gorilla dell'Africa occidentale è di circa 39 anni, ma Helen ha battuto i record, eguagliata solo da Fatou, un gorilla dello Zoo di Berlino suo coetaneo.
Durante la sua cattività ha dato alla luce tre figli, diventando capostipite di una lunga progenie che conta 48 individui tra nipoti, bisnipoti e di trisnipoti. Due dei suoi nipoti sono rimasti nello zoo di Louisville, Bengati e Kindi, come lei esposti al divertimento dei visitatori.
I gorilla sono tra gli animali evolutivamente più vicini a noi, come dimostrano gli studi più recenti sul loro linguaggio. Forse anche Helen aveva metteva in pratica un comportamento osservato tra i gorilla dell'Africa occidentale di un'altro zoo statunitense. Nello zoo di Atlanta i gorilla usano un verso per catturare l’attenzione dei loro guardiani. Si tratta di una vocalizzazione del tutto nuova, ed è il segno della plasticità del loro linguaggio e della capacità di saperlo modulare in base al contesto di riferimento.
Come abbiamo spiegato anche su Kodami, prima di strappare questi animali dal loro habitat, sarebbe bene che ci soffermassimo a pensare a quanto questi animali siamo vicini a noi, e quanto di conseguenza possano soffrire una simile prigionia.