Giulietta, la lupa diventata il simbolo della specie nella Lessinia, l’altopiano prealpino che sorge a cavallo tra Trentino e Veneto, è morta. La notizia ha iniziato a diffondersi nei mesi scorsi, dopo un periodo prolungato in cui la lupa italica non è stata avvistata, e sembra trovare conferma nella breve comunicazione con cui il Parco Naturale della Lessinia spiega che non è effettivamente più stata rilevata da fine 2021, e dunque viene ritenuta scomparsa e sostituita nel ruolo di femmina alpha.
La scomparsa di Giulietta colpisce per l’importanza che il suo arrivo sui monti Lessini ha rivestito nel ripopolamento della specie in zona. I lupi erano considerati scomparsi dalle Alpi centro-orientali italiane ormai da oltre 100 anni quando, nel 2012, Giulietta ha fatto la sua comparsa legandosi al lupo alfa sloveno Slavc e riproducendosi: dalla loro unione è nato il primo branco stabile delle Alpi Orientali, denominati branco della Lessinia. A spiegarlo è una relazione tecnica del progetto Life Wolfalps, sviluppato in collaborazione con la Regione Veneto.
La storia di Slavc e Giulietta
«Nel 2012, l’insediamento della prima coppia nel territorio della Lessinia. A seguito della prima riproduzione di tale coppia nel 2013, si è formato il primo branco stabile delle Alpi Orientali, monitorato intensamente fin dal suo insediamento dagli enti competenti, ciascuno nel proprio territorio, in stretta collaborazione – spiegano gli esperti del progetto di tutela e conservazione della specie – Questo primo branco insediatosi in Veneto rappresenta il primo contatto reale, documentato geneticamente, tra la popolazione di lupo italiana e quella dinarica: le analisi genetiche sui campioni biologici raccolti hanno confermato in modo rigoroso che si tratta di un branco transregionale con un territorio a cavallo tra la Lessinia veronese e trentina».
Slavc e Giulietta si sono regolarmente riprodotti dal 2013 in poi, contribuendo in modo significativo al processo di ricolonizzazione sul territorio veneto dal 2014 al 2018. Due nuovi branchi insediatisi in Veneto hanno uno dei due individui dominanti figlio del branco della Lessinia, e in due altri nuovi branchi entrambi gli individui dominanti sono figli della coppia del branco della Lessinia, anche se non necessariamente della stessa cucciolata.
Il primo branco nato nel 2014
«Eventi simili sono stati documentati anche in passato nelle prime fasi di ricolonizzazione delle Alpi Occidentali – spiegano gli esperti del progetto Wolf in the Alps – dal primo branco documentato in Veneto nel 2014/2015, con un totale di almeno 11 lupi stimati sul territorio regionale, si passa a un branco e una coppia nel 2015/2016, con un totale di almeno 14 lupi stimati, e infine a sei branchi nel 2017/2018 con un totale di almeno 43 lupi stimati in Veneto. Alcuni branchi documentati in Veneto sono distribuiti lungo il confine regionale con la provincia di Trento».
Giulietta ha rivestito dunque un ruolo fondamentale per il ritorno del lupo in Lessinia, e la sua scomparsa dai radar, pur contemplata anche alla luce dell’età – in natura le femmine vivono tra i 10 e i 14 anni – è stata accolta con dolore dagli esperti che monitorano i branchi del territorio. Le tracce del maschio alfa, Slavc, sono invece ancora presenti, il che lascia pensare che abbia già costituito una nuova coppia con un’altra femmina alpha.