Cheng Gong ha vissuto gli ultimi mesi della sua vita normalmente, continuando a mangiare bambù e a vivere insieme ai suoi figli lontano dai riflettori che, qualche anno fa, cominciarono a seguirla in seguito al successo del film della Dreamworks che aveva ispirato, ovvero Kung Fu Panda 2. Durante lo scorso weekend Cheng Gong si è però spenta improvvisamente, lasciando dietro di sé un vuoto incolmabile al Chengdu Research Base of Giant Panda Breeding, nella provincia del Sichuan.
Secondo le ricostruzioni locali, Cheng Gong sembrava stare bene e fisicamente appariva ancora atletica e priva di sofferenze, seppure avesse quasi compiuto 23 anni. Un'età equivalente alla terza età degli esseri umani. Fin dalla sua nascita nel centro di ricerca di Chengdu, avvenuta l'11 settembre del 2000, Cheng Gong è stata una vera star all'interno della popolazione di panda giganti cinesi, per via del biancore della sua pelliccia e per i suoi modi pacati che le sono valsi da piccola il soprannome di "principessa strana e ordinata".
Era anche una delle poche femmine di panda che all'inizio degli anni 2000 avevano cominciato a rispondere positivamente alla campagna di riproduzione controllata per salvare la specie, dando alla luce dal 2008 al 2020 ben nove cuccioli, cinque dei quali risiedono ancora a Chengdu, tra cui Gong Zai, noto per aver ispirato i disegni del personaggio di Po bambino nello stesso film.
Nell'ottobre 2008, il team di produzione dietro il film d'animazione visitò infatti il centro per cercare ispirazione per il seguito del primo film. E vedendo per la prima volta Gong Zai di appena 3 mesi, la squadra rimase attratta dal suo aspetto e dal modo con cui la madre lo seguiva. Da ciò gli sviluppatori decisero d'integrare nella storyline del secondo film una parte di trama, legata ai genitori biologici di Po, che sarebbe poi continuata nel terzo capitolo.
Il lutto ha comunque colpito la comunità del centro, dove i ricercatori hanno deciso di condurre dei test istopatologici su Cheng Gong per accertarne le cause della morte. Per ricordare però l'importanza dell'esemplare per la comunità intera, gli scienziati hanno deciso di ricordarla anche attraverso un video, diffuso su YouTube, dove si ripercorrono le fasi della sua vita e si da notizia della sua morte.
Ora però gli occhi sono puntati su He Hua, la figlia più giovane di Cheng Gong. È su di lei che ora infatti poggiano tutte le speranze degli scienziati, che si augurano possa divenire al più presto una madre prolifica come è stata Cheng Gong. Per mantenersi in salute la popolazione di panda necessita infatti costantemente di un gran numero di nuovi esemplari. E ciò sarà reso possibile solo grazie al contributo delle femmine, che per natura e a seguito di diversi problemi ambientali sono da sempre state considerate particolarmente restie all'accoppiamento.