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8 Febbraio 2024
18:03

Morta Aurora: la cavalla nel 2022 aveva guidato il corteo funebre della Regina Elisabetta II

Aurora ha servito valorosamente la polizia a cavallo della Thames Valley per tutta la sua carriera e ha partecipato a tutti gli schieramenti a cavallo, comprese partite di calcio, dimostrazioni, scorte reali, pattuglie di polizia di quartiere, visite scolastiche e concerti musicali.

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Aurora, la cavalla dal manto bianco celebre per aver guidato il corteo funebre della Regina Elisabetta II nel 2022, è morta nel pensionato per cavalli "The Horse Trust" ad High Wycombe nel Regno Unito dove stava trascorrendo il suo meritato riposo dopo una carriera alle dipendenze della Corona.

I primi a diffondere la notizia sono stati i poliziotti del Thames Valley Police con cui ha lavorato per otto anni: entrata nei ranghi della polizia nel 2015, aveva svolto l'ultimo giorno di servizio in grande stile proprio quel fatidico 19 settembre 2022. «Non la potremo mai ringraziare abbastanza. Ora galoppa libera»: queste le parole di congedo trasmesse ai media dai colleghi poliziotti.

Ad Aurora è stato dedicato un lungo elogio, in cui è descritta come «un gigante gentile, dalla natura docile, sempre pronta a fare un buon lavoro».

Aurora ha servito valorosamente la polizia a cavallo della Thames Valley per tutta la sua carriera e ha partecipato a tutti gli schieramenti comprese partite di calcio, dimostrazioni, scorte reali, pattuglie di polizia di quartiere, visite scolastiche e concerti musicali. La cavalla ha dovuto abbandonare il suo "ruolo da poliziotto" nel 2022 dopo aver onorato per l'ultima volta la Regina Elisabetta e andando poi in pensione.

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Parole di commemorazione anche da parte dei volontari del "The Horse Trust" , i quali scrivono in un lungo post Facebook: «Ha lasciato un grande impressione su tutta la squadra e sui nostri volontari. Siamo grati di aver potuto darle il tempo di godersi l'aria fresca, rotolarsi nel fango e correre liberamente con altri cavalli durante la sua permanenza qui».

A maggio del  2023, in vista dell'incoronazione di re Carlo, ha affrontato difficoltà fisiche che hanno determinato un lento declino: «Ha dovuto abbandonare la polizia a causa di alcuni problemi di zoppia e si è ritirata al nostro centro, dove ha conosciuto tante nuove persone ma ha anche molti nuovi compagni equini. Sebbene fosse attentamente monitorata dal nostro veterinario e ricevesse controlli regolari per le sue condizioni di salute, ha subito un nuovo trauma: la rottura di un legamento. Questo non le ha permesso di vivere serenamente l'ultimo periodo nel rifugio», concludono i volontari.

La passione di Elisabetta II per gli animali è da sempre conosciuta, in particolare per i suoi cani che negli anni non l'hanno mai abbandonata, ma forte era anche l'amore per i cavalli di cui lei stessa si prendeva cura.  È stata lei in prima persona ad allevare un purosangue del quale è sempre stata molto gelosa e attenta. Uno degli eventi sportivi principali del Regno Unito è del resto la Royal Ascot, la giornata di corse in onore della sovrana per la quale imponeva un rigido codice di abbigliamento che prevede l'utilizzo di un cappello. Una manifestazione alla quale è mancata solo in due occasioni: nel 2020 perché, a causa della pandemia di Covid-19, l'evento si è svolto a porte chiuse e nel 2022 per problemi di salute che l'hanno costretta a non presenziare. Nel 2011 la regina si schierò anche contro il progetto dell’alta velocità tra Londra e Birmingham voluta dall’allora governo di David Cameron: Elisabetta era preoccupata che i treni superveloci potessero spaventare i suoi cavalli.

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